Diasorin rallenta la corsa. Nelle ultime sedute il titolo si è avvicinato ai massimi di novembre ma per gli analisti c’è ancora spazio per crescere. Ecco fin dove può salire.
Azioni Diasorin da accumulare per analisti. Il mercato globale dei test diagnostici immunoproteici è destinato a registrare una crescita significativa, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) previsto di oltre il 7% dal 2024 al 2036. Questa proiezione positiva è supportata da previsioni che indicano un aumento del fatturato del mercato a 234 miliardi di dollari entro la fine del 2036, rispetto ai 73 miliardi di dollari del 2023. Tale crescita è guidata dall’incremento dei test di screening in medicina, focalizzati sulla rilevazione precoce delle malattie, migliorando così l’efficacia delle terapie e riducendo la morbilità e la mortalità.
In questo contesto, le azioni di Diasorin diventano una scelta attraente per gli analisti, con la Banca Akros che ha emesso un giudizio “accumulate” e fissato un obiettivo di prezzo a 116 euro. Tale raccomandazione è motivata dalla recente conferenza del management, che ha probabilmente evidenziato la posizione strategica della società nel mercato in espansione dei test diagnostici immunoproteici.
La crescente necessità di test diagnostici immunoproteici è particolarmente evidente nella medicina moderna, dove il focus è sull’identificazione precoce di una vasta gamma di malattie, tra cui cancro, malattie infettive e malattie autoimmuni. Questi test sono essenziali per convalidare disturbi specifici, monitorare il progresso della malattia e adattare gli approcci terapeutici di conseguenza.
Diasorin: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Diasorin prende fiato dopo lo slancio che ha proiettato i prezzi da 85 a 92 euro circa. Il titolo dovrà avere la meglio sulla resistenza a 95 euro, oltre la trend line che scende dai top di maggio, per dimostrare di possedere energie sufficienti per raggiungere target a 102 e 107 euro. Il ritorno sotto 88 euro vanificherebbe i recenti sforzi facendo temere nuovi cali verso area 85 poi fino a 81,30 euro.
Per operare long su Diasorin potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD06EU1. Il certificato ha come sottostante Diasorin e presenta una barriera distante attualmente il 14,78%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC78NY5, avente una barriera distante il 12,51% e come sottostante Diasorin.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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