Generali propone di restituire ai soci l’eccesso di cassa. Ecco cosa fare con le azioni dopo il buyback da 500 milioni da avviare entro il 2024. Attenzione però ai segnali grafici di breve periodo.
Azioni Generali, attenzione a quel segnale, sul grafico compare una divergenza ribassista. Ecco cosa fare dopo buyback da 500 milioni.
Il giorno dell’Investor Day, Generali ha presentato il suo piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth” agli investitori, evidenziando i successi ottenuti nel raggiungere i principali obiettivi finanziari. Il CEO, Philippe Donnet, ha sottolineato il consolidamento della leadership nel mercato assicurativo europeo grazie alle recenti acquisizioni e all’espansione dell’attività di asset management a livello globale.
Le acquisizioni di Liberty Seguros e Comming hanno contribuito a rafforzare la posizione del gruppo nei mercati spagnolo, portoghese e americano, dimostrando una strategia di crescita ben ponderata. Inoltre, l’innovativo modello di consulenza ’Partner di Vita’ ha continuato a ottenere successo, evidenziando l’impegno a lungo termine del gruppo nei confronti della sostenibilità.
Il piano di riacquisto di azioni proprie per 500 milioni di euro, da presentare all’assemblea degli azionisti in aprile, rappresenta un segnale importante. La decisione di avviare il buyback entro il 2024, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, riflette l’ottima posizione di cassa e di capitale della compagnia.
Generali è in traiettoria per superare gli obiettivi relativi alle rimesse e ai flussi di cassa netti per la capogruppo. Il Risk Appetite Framework è stato rivisto, con un abbassamento del livello superiore dell’intervallo target da 240% a 230%, indicando una gestione prudente dei rischi di mercato. Grazie agli aumenti tariffari e alle misure tecniche adottate, il Combined Ratio non attualizzato dovrebbe rimanere al di sotto del 96% nel corso del 2024.
Generali: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Generali si muove intorno alla parità a ridosso dei massimi di periodo a 20,70 euro circa. Dopo il rialzo del 6,70% nell’ultimo mese, i prezzi stanno perdendo momentum, come evidenziato dai principali oscillatori grafici. In aggiunta, tra l’RSI a 14 sedute e i prezzi si sta formando una divergenza ribassista che potrebbe anticipare delle prese di beneficio. Discese verso 19,80 non comprometterebbero la tendenza rialzista di fondo. Sotto questo riferimento, possibile accelerazione al ribasso verso quota 19. Al rialzo, il superamento di 20,70 consentirebbe di puntare al test di 21 euro. Target successivo a 21,50 euro.
Per operare long su Generali potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC5F0F4. Il certificato ha come sottostante Generali e presenta una barriera distante attualmente il 15,89%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC92RS9, avente una barriera distante il 11,84% e come sottostante Generali.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti