Aumentano la preoccupazioni a seguito della crescita dei casi da COVID-19. Le azioni del settore healthcare crescono.
È sufficiente dare uno sguardo alle performance degli indici settoriali mondiali per rendersi conto di come il comparto healthcare stia beneficiando in termini borsistici dell’aggravamento del contesto epidemiologico.
L’indice settoriale europeo rappresentato dall’Euro Stoxx Health Care da ottobre ha registrato un andamento positivo del 4% mantenendo una performance lievemente superiore al benchmark di mercato. Parallelamente, l’andamento del settore sanitario statunitense sembra attualmente battere di poco i rendimenti dell’S&P500.
La dashboard dell’organizzazione della sanità mondiale che mappa la situazione mondiale a livello di contagi da coronavirus evidenzia infatti come la crescita dei casi sia una statistica principalmente riguardante l’Europa, nello specifico la Germania, la Francia e l’Italia.
A livello globale non è però da sottovalutare il contesto asiatico, zona geografica nella quale il coronavirus incide sensibilmente a livello sociale ed economico. La Cina è stata infatti l’attrice principale della cronaca degli scorsi mesi: la politica “zero-Covid” si è manifestata attraverso importanti restrizioni sociali in tutto il Paese.
Non è un caso infatti che da inizio mese di ottobre, l’andamento del comparto healthcare cinese abbia registrato un aumento di circa il 12% posizionandosi in cima alla classica dei settori con maggior rendimento mensile.
Le distribuzione mondiale dei casi da COVID-19
I dati riportati dal ministro della salute e dal World Health Organization (WHO) nelle ultime settimane hanno infatti mostrato un lieve aumento dei casi di COVID-19. La notizia ha causato la nascita di nuove preoccupazioni legate a un possibile peggioramento della situazione pandemica. L’inizio della stagione invernale ha di fatti statisticamente sempre decretato un incremento dei contagi comportando complicazioni a livello sociale ed economico.
Ciò che spaventa gli esperti è la possibilità che si possa assistere alla nascita di nuove varianti: il WHO sta attualmente monitorando più di 300 sotto varianti derivanti dall’omicron evidenziando come questa resti ancora un motivo di forte preoccupazione.
Un aggravamento dell’attuale situazione potrebbe difatti incidere direttamente e positivamente sui fondamentali delle principali aziende farmaceutiche. Questa aspettativa difatti si sta manifestando in borsa attraverso un aumento dei volumi di contrattazione e dei prezzi delle aziende appartenenti al settore healthcare.
Nuovo trend rialzista per Moderna, Pfizer e Johnson & Johnson
Le azioni con la più alta capitalizzazione e maggiormente legate all’evoluzione delle dinamiche virologiche occidentali sono senza ombra di dubbio Moderna (MRNA), Pfizer (PFE) e Johnson & Johnson (JNJ).
MRNA e JNJ manifestano un andamento borsistico da inizio ottobre complessivamente laterale, fatta eccezione di Pfizer che in controtendenza al settore mantiene una tendenza negativa.
Viceversa, tutte e tre mantengono una performance settimanale positiva allertando il pubblico borsistico il quale continua a domandarsi se possa aver senso provare a impostare operazioni di trading per sfruttare questo nuova tendenza del mercato.
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