La trimestrale deludente di LVMH fa crollare il lusso e trascina al ribasso Moncler. Gli analisti sono però ottimisti sul titolo e indicano target con upside del 27%.
Moncler in fondo al Ftse Mib nella seduta di mercoledì. Il titolo è sceso a 53,90 euro (-2,46%) in scia alla pubblicazione dei dati sulle vendite del gigante francese LVMH, che hanno influenzato negativamente l’intero mercato europeo del lusso. Questa situazione ha innescato una serie di preoccupazioni sul fronte della domanda dei consumatori a breve termine.
Anche altri marchi di lusso hanno risentito di questo trend. Ad esempio, Kering, il gruppo proprietario di marchi prestigiosi come Gucci, ha visto un calo dell’1,4%, mentre Richemont ha registrato una perdita del 4%, e Burberry è arretrata del 3,2%. In Italia, il settore della moda di lusso non è stato risparmiato da questa tendenza negativa, con Brunello Cucinelli che ha perso il 3,2%, Salvatore Ferragamo in calo dello 0,5%, e Tod’s che ha frenato dell’1,1%. Anche OVS, nel segmento della moda più ampio, ha subito una diminuzione del 1,1%.
Nonostante questa situazione di incertezza nel settore, gli analisti mantengono un’opinione complessivamente positiva sul titolo Moncler. Secondo Bloomberg, 17 broker consigliano l’acquisto delle azioni Moncler, mentre 10 raccomandano di mantenerle in portafoglio e solo uno suggerisce di venderle. Il prezzo obiettivo medio previsto è di 68,4 euro, con un potenziale rialzo del 27% rispetto al prezzo di mercato attuale.
Inoltre, Goldman Sachs ha recentemente aumentato il target price delle azioni Moncler da 71,1 a 74,5 euro, mantenendo un giudizio “neutrale” sulla società. Questo suggerisce che nonostante le attuali sfide del settore, ci sono ancora buone prospettive per Moncler, che potrebbe riprendersi una volta superati gli ostacoli attuali. Gli investitori e gli appassionati di moda monitoreranno da vicino l’evoluzione di questa situazione e le prospettive future dell’azienda nel mercato del lusso.
Moncler: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Moncler ha perso oltre il 16% da fine agosto, dimezzando i progressi accumulati dai minimi dell’estate 2022. Nonostante la brusca discesa, il titolo ha reagito al test dei primi supporti in area 52, supporto statico di rilievo nel lungo termine. La tenuta di questo riferimento potrebbe favorire un rimbalzo verso area 56, ma solo oltre questo limite la situazione grafica potrebbe migliorare per target a 60 circa. Sotto area 52 invece aumenterebbe il rischio di affondo verso area 48, minimi di dicembre 2022 e quota pari al 61,8% di ritracciamento del rialzo partito a giugno 2022.
Grafico giornaliero azioni Moncler
Fonte Teletrader
Per operare long sulle azioni Moncler potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC2DQU2. Il certificato ha come sottostante Moncler e presenta una barriera distante attualmente il 19,8%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC2DQU2, avente una barriera distante il 20,48% e come sottostante Moncler.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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