Il mercato attende con ansia il primo taglio dei tassi mentre l’S&P500 si mantiene sopra i 50.000 punti, e il sentiment degli operatori torna sui massimi. Cosa aspettarsi adesso dalle borse?
Il mercato sembra escludere l’opzione «taglio dei tassi» per la riunione del FOMC di marzo, concentrandosi piuttosto sui dati economici del mese, come il rapporto JOLTs, i Non Farm Payrolls e il tasso di disoccupazione.
Mentre il rendimento dei Treasury non assume una direzione chiara, in molti si domandano quando arriverà il primo taglio dei tassi. Restano ancora sette riunioni del FOMC, ma non tutti si mostrano fiduciosi riguardo a un abbassamento dei tassi nel 2024.
Cosa si aspetta il mercato?
Manca ancora un quindici giorni al prossimo incontro della Fed, e il mercato non sembra aspettarsi un taglio nei tassi da parte del braccio operativo della banca centrale statunitense, il FOMC. Giudicando dal CME Fed Watch Tool, la probabilità che i tassi d’interesse rimangano ai valori attuali è progressivamente aumentata nell’ultimo mese, passando da un 80% a una presunta certezza, che ha raggiunto il 97%.
Sul mercato obbligazionario, mentre la volatilità, misurata dal MOVE, continua a diminuire, il tasso di rendimento dei Treasury prosegue incerto. I dati potrebbero cambiare nei prossimi giorni, soprattutto con la divulgazione di importanti dati economici. A tal riguardo, i dati sui JOLTs del 6 marzo potrebbero fornire una prima indicazione sull’andamento economico degli Stati Uniti e quindi influire direttamente sul livello del tasso scontato dal mercato. Successivamente, l’8 marzo, saranno pubblicati i Non Farm Payrolls e il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti.
Cosa farà la Fed?
Non è chiaro quando effettivamente la Fed deciderà di abbassare il livello dei tassi, ma le borse sembrano concordare sul fatto che ciò avverrà nel corso dell’anno. Sembra poco probabile che ciò avvenga effettivamente prima della primavera. Restano ancora sette incontri per il FOMC e in molti danno per scontato che il 2024 sarà l’anno dei ribassi, come del resto in parte anticipato da Powell nell’ultimo meeting del 2023. Ma è davvero così scontato?
Non per tutti; il presidente della Federal Reserve di Richmond, Tom Barkin, in un’intervista alla CNBC, non sembra aver escluso la possibilità che la banca centrale potrebbe non tagliare i tassi di interesse quest’anno, spostando l’attenzione sull’inflazione, piuttosto che sui tassi. Non a caso, l’economia degli Stati Uniti mostra per il momento molta resilienza, e lo stesso S&P 500 Global Ratings ha alzato la stima per il PIL statunitense del 2024 da 1,5% a 2,4%.
Come stanno reagendo i mercati?
Il mercato azionario statunitense non sembra accennare neanche a un’interruzione del trend, e l’S&P500 continua a rompere ogni giorno nuovi massimi, raggiungendo un momento di massima euforia del mercato. L’indice ha raggiunto la quota di 51.000 punti, consolidandosi sopra la soglia tecnica e psicologica dei 50.000 punti. Nel frattempo, il Fear & Greed Index del CNN ha superato la soglia dell’avarizia, spostandosi verso il suo estremo.
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