Poste Italiane distribuisce 1 miliardo di euro agli azionisti. L’EPS 2023 aumenta del 22% e il dividendo del 23%. Cosa succede ora al titolo? Le opinioni degli analisti.
Azioni Poste Italiane, maxi dividendo e utili record nel 2023. Comprare o vendere? Con un risultato operativo record di 2,62 miliardi di euro, in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente, Poste Italiane ha superato di gran lunga i livelli del 2017, anno in cui è iniziata la guida di Matteo Del Fante. Questi risultati eccezionali sono stati accompagnati da un notevole incremento degli utili netti, che hanno registrato una crescita del 22,1% su base annua, raggiungendo la cifra di 1,9 miliardi di euro.
Uno dei punti salienti di questo successo è stato il settore della corrispondenza e dei pacchi, che ha finalmente raggiunto un punto di pareggio, con ricavi pari a 3,7 miliardi di euro, in crescita del 2,6% su base annua. In particolare, il business dei pacchi ha continuato a mostrare una crescita costante, con un notevole aumento dei volumi consegnati dai postini.
Le buone performance non si sono limitate solo alla corrispondenza, ma si sono estese anche ai servizi finanziari, con un incremento delle commissioni sulla raccolta postale del 34,5% e una crescita del margine di interesse del 7,7% nel quarto trimestre, trainato da tassi di interesse più elevati e un aumento dei depositi retail.
Inoltre, i risultati nel settore assicurativo, sebbene influenzati dall’andamento debole della raccolta sul ramo vita, hanno registrato una crescita significativa sul ramo danni.
Tutti questi successi hanno consentito a Poste Italiane di proporre un dividendo del 23% superiore rispetto all’anno precedente, pari a 0,8 euro per azione, per un totale di 1 miliardo di euro, con un utile per azione del 22%, salito a 1,48 euro.
Alla luce di queste straordinarie performance e dell’annuncio di un nuovo piano strategico quinquennale, ci sono motivi validi per considerare l’acquisto delle azioni Poste Italiane. Il giudizio medio di 14 analisti è “accumulate” con un target price medio a 11,67 euro, distante circa l’11% dai livelli attuali.
Poste Italiane: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Prova di forza per Poste Italiane che rompe al rialzo gli ostacoli presenti tra 10,45 e 10,60 euro e si allunga fino al 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso partito a novembre 2021, a 10,80 euro circa. Nonostante gli evidenti segnali di ipercomprato presenti sui principali oscillatori di momentum, il titolo potrebbe puntare al test di target a 11,20 e 11,60 euro. Indicazioni contrarie giungerebbero in caso di ritorno sotto area 10,40.
Per operare long su Poste Italiane potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD0B2H3. Il certificato ha come sottostante Poste Italiane e presenta una barriera distante attualmente il 17,18%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC3X8S0, avente una barriera distante il 8,58% come sottostante Poste Italiane.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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