Banche Popolari: incontro Bankitalia-Assopopolari su sistema di protezione istituzionale

Francesca Caiazzo

8 Febbraio 2019 - 11:16

Al centro della riunione, l’introduzione di un meccanismo di garanzie reciproche che aiuti le banche in difficoltà senza mettere in discussione l’indipendenza dei singoli istituti.

Banche Popolari: incontro Bankitalia-Assopopolari su sistema di protezione istituzionale

Incontro ieri a Roma tra Bankitalia e Assopopolari per discutere di sicurezza e solidità delle banche popolari italiane. Al centro della riunione, l’introduzione di un sistema di tutela istituzionale (Isp) nel settore, che possa garantire stabilità senza incidere sulla autonomia dei singoli istituti.

Via Nazionale ha invitato l’interlocutore a valutare ogni azione necessaria per mettere in sicurezza le banche popolari, mentre da parte sua Assopopolari si è detta favorevole a vagliare un sistema di protezione a livello sistemico, che resti a discrezione delle singole banche.

Al tavolo, per Bankitalia, c’era tra gli altri Carmelo Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria, mentre Assopopolari era rappresentata dal presidente Corrado Sforza Fogliani.

Popolari: le richieste di Bankitalia

Le banche popolari hanno bisogno di trovare un meccanismo, a livello di sistema, che le tuteli in caso di difficoltà patrimoniali. Bankitalia è stata chiara nel ribadire, dunque, la sua esortazione a trovare un metodo che possa fare da rete protettiva agli istituti del settore.

Un invito che è stato accolto da Assopopolari, che nell’incontro di ieri rigorosamente a porte chiuse, ha avanzato la sua proposta: adottare un sistema di protezione istituzionale, Ips, che garantisca stabilità e allo stesso tempo non incida sull’autonomia delle singole banche.

Come sottolineato da Sforza Fogliani, al momento c’è l’intenzione di valutare

“tutti gli scenari percorribili per le banche popolari, raccogliendo anche gli stimoli del Governatore della Banca d’Italia a proposito degli schemi di protezione istituzionale, che per la loro specificità richiedono comunque decisioni che dipendono solo ed esclusivamente dalle singole banche e dalle autonome scelte delle stesse”.

Visco, in più occasioni, aveva infatti osservato che le piccole banche popolari potrebbero ottenere opportunità vantaggiose da un meccanismo di protezione istituzionale in caso di difficoltà con benefici soprattutto in termini patrimoniali.

Popolari: come funziona l’Ips

Tra le strade percorribili emerse dalla riunione operativa tra Bankitalia e Assopolari, l’adozione dell’Ips, dunque, uno strumento che al momento appare il più adeguato a fornire garanzie reciproche pur mantenendo l’indipendenza delle singole realtà e la governance cooperativa.

Un vero e proprio paracadute, giù sperimentato in Germania, per aiutare le banche nei momenti di difficoltà, offrendo garanzie patrimoniali, attraverso accordi di reciproca garanzia tra istituti, che condividono stessi obiettivi ed esigenze. Per attivare il meccanismo, però, resta fondamentale e necessario il consenso delle singole banche, proprio a garanzia della loro autonomia.

“Si tratta di forme di garanzia reciproca che possono prestarsi due o eventualmente più banche, e il cui contenuto viene determinato dalla parti al momento della sottoscrizione dell’accordo nella loro totale indipendenza”

aveva già spiegato il presidente di Assopopolari.

Popolari: auspicabile una soluzione di sistema

È chiaro che per Assopopolari, la soluzione migliore per tutelare le banche popolari in crisi, è quella che interviene a livello di sistema.

“Si assiste a un deterioramento del contesto macro economico e di mercato; alle difficoltà congiunturali si affianca una regolamentazione finanziaria che, nell’ultimo decennio, ha stabilito parametri normativi e di supervisione sempre più stringenti, che rendono complesso, specie per banche delle nostre dimensioni, mantenere la propria competitività. In tale situazione, affinché le Banche popolari continuino a rivestire al meglio il loro ruolo, si ritiene utile un’’attenta valutazione, auspicabilmente a livello di sistema, delle possibili iniziative idonee a rafforzare la loro solidità e, in conseguenza, la capacità di sostenere l’economia reale”

ha spiegato infine Sforza Fogliani.

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