Bard è il nuovo chatbot di Google nato in risposta a ChatGPT, software di OpenAI, che negli ultimi mesi è stato protagonista nel settore dell’intelligenza artificiale.
La risposta di Google a ChatGPT è arrivata: si tratta di Bard, un software basato sul modello linguaggio conversazionale chiamato LaMDA.
A dare il grande annuncio è stato il Ceo di Google Sundar Pichai attraverso un post sul blog della stessa azienda di Mountain View. Nella comunicazione, Pichai ha annunciato che, come è stato al tempo anche per ChatGPT, il nuovo software che sfrutta l’intelligenza artificiale non sarà immediatamente disponibile per chiunque, ma prima verrà testato da un numero ristretto di utenti, per poi diventare pubblico.
Con Bard, ha spiegato Pichai, sarà possibile fare ricerche avendo a disposizione tutte le informazioni presenti sul Web. Il software sarà integrato a Google search, il motore di ricerca più utilizzato al mondo e permetterà agli utenti, secondo quanto affermato dal Ceo, «di scoprire di più sulle ultime ricerche della NASA oppure sui migliori attaccanti nel mondo del calcio».
La risposta di Google era nell’aria: il gigante di Mountain View infatti non poteva lasciare che ChatGPT avesse a disposizione per sé un mercato vasto e inesplorato come quello dell’intelligenza artificiale. Dopotutto, l’azienda guidata da Sundar Pichai deve difendere un business da 200 miliardi di revenue annuali.
Bard: quali saranno i prossimi passi
A partire dal mese prossimo, secondo quanto si legge nel blog, alcune persone potranno testare le API (application programming interface) basate su LaMDA, così da permettere agli utenti di approfittare dei vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale.
La sfida è aperta: con l’arrivo di Bard sul mercato, ChatGPT non sarà più solo. Il chatbot di OpenAI, che fino a oggi non ha avuto rivali alla sua portata, dovrà probabilmente dividersi il mercato con un altro software realizzato da una delle realtà più innovative e sofisticate del mondo.
Questa sarà quindi un’ottima occasione per testare la resilienza di ChatGPT: continuerà a essere utilizzato dalla maggior parte delle persone oppure Bard, integrato in un motore di ricerca da 10 miliardi di ricerche al giorno, avrà la meglio? Tutto dipenderà dalle sue performance.
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