I distributori di benzina potrebbero chiudere, almeno in alcune ore (serali e notturne): i gestori chiedono un incontro al governo per fronteggiare il caro bollette e l’aumento dei costi.
Non solo l’aumento dei prezzi della benzina, ma anche il rischio di chiusura per i distributori. Il caro bollette, con il netto aumento dei costi dell’energia, porta i gestori delle stazioni di servizio a ipotizzare la chiusura. Ma quando potrebbero chiudere e cosa dovrebbe succedere?
Una delle ipotesi di cui si parla già da giorni è quella di chiudere i distributori nell’orario serale-notturno, riuscendo così a ridurre i costi dovuti all’illuminazione. I gestori si rivolgono quindi al governo chiedendo una soluzione al problema e minacciando la chiusura degli impianti.
L’aumento dei costi del carburante
Il prezzo della benzina in modalità self continua a salire raggiungendo 1,837 euro/litro, mentre per il diesel siamo a 1,712 euro/litro. Aumenta il prezzo anche per il servito: si arriva a 1,972 per la benzina e 1,851 per il diesel. Per il gpl invece si va da 0,819 a 0,837 euro/litro e per il metano siamo intorno a 1,8.
La denuncia dei benzinai: rischio chiusura
I benzinai di Angac/Confsal denunciano la necessità di una soluzione veloce al problema, altrimenti gli “aumenti comporteranno chiusure di molti impianti di distribuzione carburante”. I gestori hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai ministri Cingolani, Giorgetti e Giovannini chiedendo un incontro urgente.
I benzinai chiedono di poter presentare alcune proposte per arrivare alla “risoluzione della problematica dell’espulsione dal mondo del lavoro di molti lavoratori andando ad aggravare ancor di più la crisi occupazionale”.
Il problema non è solo legato al caro carburante che, secondo i gestori, riduce le vendite: a questo si aggiungono infatti l’esposizione bancaria e soprattutto il caro bollette che “aumenta in modo esponenziale i costi delle nostre aziende”.
Benzina, distributori self service chiusi la sera?
Una delle ipotesi da prendere seriamente in considerazione è quella della chiusura dei self service nelle ore serali. Un’iniziativa che peraltro è già stata presa in alcuni casi. Come spiegato da Moreno Parin, coordinatore dell’associazione Gestori carburanti Treviso: negli scorsi giorni i distributori sono stati chiusi dalle 19 e fino alla riapertura del mattino per risparmiare sui costi d’illuminazione notturna degli impianti.
La decisione nasce da quello che Parin definisce come un raddoppio delle bollette, con maggiori costi annuali intorno ai 10mila euro, secondo le sue stime. Anche Paolo Castellana, vicepresidente della Federazione italiana gestori impianti stradali di Confcommercio, spiega che i distributori potrebbero chiudere durante l’orario notturno per fronteggiare l’aumento dei costi d’illuminazione
Tornando, quindi, alla richiesta dei gestori di un incontro con il governo e al rischio di chiusura, una delle ipotesi più probabile è quella di una chiusura notturna che porti a un risparmio sui costi d’illuminazione ma che, allo stesso tempo, metterebbe in difficoltà molti automobilisti.
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