Bill Gates demolisce criptovalute e NFT: perché sono basati sulla “teoria del più sciocco”

Giulia Adonopoulos

15/06/2022

Bill Gates contro criptovalute e NFT: il miliardario ha detto che queste risorse digitali sono basate al 100% sulla Greater Fool Theory. Ecco perché e cosa significa.

Bill Gates demolisce criptovalute e NFT: perché sono basati sulla “teoria del più sciocco”

Che Bill Gates non fosse un fan di bitcoin e criptovalute è cosa risaputa: in più occasioni il miliardario fondatore di Microsoft si è scagliato contro la moneta virtuale, spiegando anche perché non investe in criptovalute.

Ma ora, mentre tutto il settore delle criptovalute sta soffrendo, esposto a una raffica di ribassi, con Bitcoin che è crollato sotto i 23.000$, è tornato sull’argomento. Anche stavolta è stato severo, e ha tirato in ballo pure gli NFT, i non-fungible token che sono l’ultimo grande trend della finanza decentralizzata.

Intervenuto al TC Sessions: Climate 2022, il miliardario founder di Microsoft ha detto che i progetti di criptovaluta come gli NFT sono basati al 100% sulla Greater Fool Theory, riportando così in auge le critiche fatte in passato alle criptomonete: celebre la sua presa di posizione antitetica a quella di Elon Musk, che è invece un grande sostenitore di Bitcoin e simili. Gates, invece, ha messo in guardia gli investitori al dettaglio, sottolineando i rischi di investire in questi asset “se si hanno meno soldi di Musk” e i possibili danni ambientali.

Bill Gates contro criptovalute e NFT

Bill Gates ha affermato che criptovalute e NFT sono basati al 100% sulla Greater Fool Theory, ossia la teoria del più sciocco/del più pazzo.

La Greater Fool Theory è l’idea secondo cui si può guadagnare acquistando asset sopravvalutati e vendendoli poi a un prezzo maggiore, perché sarà sempre possibile trovare qualcuno disposto a pagare di più. Questo approccio si basa sulla convinzione che puoi arricchirti scommettendo sui prezzi futuri degli asset e che sarai sempre in grado di trovare uno ancora più sciocco che pagherà un prezzo ancora più alto. Alla fine scoppiano bolle portando a un rapido deprezzamento.

La crisi delle criptovalute iniziata nei primi mesi del 2022, tra Bitcoin sceso del 56% dal picco dello scorso novembre, Ethereum del 63% e TerraUSD che ha perso il 100% del suo valore. Anche gli NFT, i certificati di autenticità digitale basati su blockchain protagonisti di una vera e propria ascesa nel 2021, hanno risentito del ribasso, comprese le famose collezioni di NFT tra cui il Bored Ape Yacht Club (BAYC).

“Ovviamente, le costose immagini digitali delle scimmie miglioreranno immensamente il mondo”, ha detto ironicamente Bill Gates alla conferenza sul clima tenuta mercoledì a Berkley da TechCrunch, aggiungendo di non essere affatto coinvolto in questo tipo di investimenti, e che non è né long né short su questa classe di asset.

Il mese scorso durante la sessione di Ask Me Anything su Reddit Gates ha detto che non possiede criptovalute perché “gli piace investire in cose che hanno un output di valore, invece il valore delle criptovalute è basato su quello che una persona stabilisce che qualcun altro pagherà per questo”.

Vale la pena precisare che Bill Gates non è diffidente verso le valute digitali in generale: il miliardario, tra i filantropi più famosi al mondo con la Bill and Melinda Gates Foundation, “ritiene che la moneta virtuale possa essere una cosa buona specialmente quando si tratta di finanziare i paesi più poveri e consentire ai cittadini di ottenere denaro in modo molto più facile ed efficiente”.

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