Due degli uomini più ricchi al mondo e un’amicizia che dura da oltre 30 anni. Anche Gates ha dovuto imparare da Warren. Ecco in cosa.
Bill Gates e Warren Buffet sono due degli uomini più ricchi al mondo. Uno, fondatore di Microsoft, azienda che ha guidato per 25 anni fino al 2000 prima di dimettersi e dedicarsi alla filantropia, l’altro, fondatore della Berkshire Hathaway, una delle più importanti holding finanziarie al mondo.
Tra i due c’è un’amicizia che va avanti da oltre 30 anni. Warren Buffet è ancora oggi considerato il re nel campo degli investimenti e delle corrette intuizioni imprenditoriali. Una persona che è mentore di tanti investitori. Tra chi ha appreso suggerimenti c’è anche lo stesso Gates. Il fondatore di Microsoft ha confessato alcuni giorni fa su Threads che avrebbe voluto imparare molto prima la lezione di Warren in merito all’ottimizzazione del tempo e delle ore lavorate.
«Mi ci è voluto troppo tempo per capire che non è necessario riempire ogni secondo del proprio programma per avere successo», ha scritto sul social di Meta.
Bill ha ammesso che quando era CEO di Microsoft la sua agenda era sempre piena di impegni. Non esisteva riposo, non esistevano week end, ferie. «Col senno di poi, è una lezione che avrei potuto imparare molto prima se avessi dato più sbirciatine al calendario intenzionalmente leggero di Warren Buffett», ha detto Bill.
Il filantropo ha ammesso di essere stato un capo difficile, capace di inviare richieste ai dipendenti anche alle 2 di notte: «Pensavo che fosse l’unico modo in cui si potevano fare le cose», la sua ammissione.
La lezione di Warren Buffet sull’ottimizzazione del tempo
Poi, la sbirciatina all’agenda di Warren e il suo stupore nel vedere che c’erano giorni liberi in cui non aveva impegni. Bill ha ammesso che il programma di Buffett gli ha insegnato un’importante lezione. «Controlla il tuo tempo, non è un indicatore della tua serietà il fatto che riempi ogni minuto del tuo programma».
Il metodo Buffet consiste in sostanza nel lavorare in maniera più intelligente e non più difficile. Ad avallare la tesi di Warren di lavorare meno e meglio sono anche i dati statistici. È appurato che una persona che lavora più di 50 ore a settimana rende meno. Uno studio recente ha dimostrato che chi lavora 70 ore a settimana ha la stessa produttività di chi ne lavora 55.
Bisognerebbe trovare il giusto compromesso. Lavorare troppo poco rende infelici perché le persone si annoiano ad avere tutto quel tempo libero. A lavorare troppo aumentano i livelli di stress. Secondo uno studio del 2021, la quantità ottimale di tempo libero giornaliero nel programma di una persona dev’essere fino a 9,5 ore.
Un percorso non facile da raggiungere. Ci ha messo anni Bill Gates prima di riuscirci. «Quando avevo la tua età non credevo alle vacanze. Non credevo nei fine settimana. Non credevo che lo facessero nemmeno le persone con cui lavoravo», ha detto Gates ad un incontro con alcuni studenti.
«Non aspettare così a lungo come ho fatto io per imparare questa lezione», ha aggiunto. Bisogna avere tempo da dedicare allo svago, alle relazioni sociali, prendersi una pausa per celebrare i successi e riprendersi dalle delusioni.
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