Bitcoin, fine del crollo?

David Pascucci

22/06/2022

Bitcoin, come le altre criptovalute, ha subito delle forti perdite e sembra ancora non finire. Quando finirà il trend ribassista?

Bitcoin, fine del crollo?

Il forte hype delle criptovalute negli ultimi anni ha portato Bitcoin verso quotazioni che potevano risultare stellari. Gran parte dei traders di strumenti tradizionali rimangono ancora scettici rispetto a questo asset, eppure si può apprezzare una buona risposta del Bitcoin a quella che è l’analisi tecnica. C’è il rispetto di supporti, resistenze e livelli di lungo come un mercato “tradizionale” pur essendo uno strumento non propriamente finanziario e fino a prova contraria altamente speculativo.

Bitcoin, un asset speculativo puro

Quando si tratta di Bitcoin, bisogna sempre fare delle precisazioni per evitare di risultare faziosi o, come dicono in moltissimi, “contro Bitcoin” o “contro le Crypto”. Innanzitutto, basandoci sull’analisi della volatilità di questo strumento, possiamo tranquillamente affermare che è un asset assolutamente speculativo in quanto l’entità delle oscillazioni in termini percentuali sono assimilabili a quelle di un’azienda a bassa-media capitalizzazione.

Da novembre 2021 a oggi, Bitcoin ha registrato una performance da massimo a minimo del -70%, un vero e proprio crollo totale considerando che questa dovrebbe essere una valuta. Questi sono numeri ben lontani dal mercato valutario e molto più vicini al mercato azionario. Queste oscillazioni fanno decadere le affermazioni secondo cui Bitcoin è uno “store of value” o addirittura una valuta “rifugio”. Pensiamo che mentre Bitcoin crollava, il dollaro è arrivato di nuovo a toccare i massimi dal 2002. Se si vuole investire in Bitcoin serve solo e unicamente un po’ di buon senso e vedere effettivamente la realtà dei fatti, ossia la natura assolutamente speculativa di questo strumento.

Bitcoin è slegato dalla finanza tradizionale?

Per il momento Bitcoin è fortemente legato alla finanza tradizionale, in quanto una riduzione della liquidità su scala globale non permette nuovo afflusso di liquidità sul mercato crypto. Questa congiuntura economica è già un problema per i mercati tradizionali regolamentati, figuriamoci per dei mercati nuovi e assolutamente immaturi di fronte a crash sistemici.

Pensate solo che Bitcoin, dopo essere sopravvissuto alla crisi di Lehman, non ha visto delle crisi sistemiche. In sostanza, possiamo tranquillamente affermare che la liquidità a buon mercato offerta dai mercati tradizionali è servita per la nascita del mercato crypto, questo è un dato di fatto visto che l’esplosione del mercato crypto ha coinciso con le politiche a tassi zero delle banche centrali. Se ci pensiamo, bisogna convertire delle valute tradizionali per avere delle crypto nel proprio wallet, pertanto una riduzione della quantità di valuta porta a una diminuzione di volume su Bitcoin. Al momento, quindi, possiamo dire che Btc e le altre crypto sono legate all’andamento del mercato tradizionale.

Bitcoin Mensile Bitcoin Mensile Bitcoin nel lungo periodo

La situazione tecnica

Quello che vediamo è un grafico mensile. Una situazione a dir poco pericolosa quella del Bitcoin che, oltre al ribasso tecnico, vede anche una forte riduzione di liquidità sia da parte degli investitori americani che europei. Inoltre, l’aumento dei rendimenti di titoli che fino a qualche mese fa rendevano zero, ossia i titoli di Stato, rendono più appetibile l’afflusso da asset rischiosi come le crypto verso asset, appunto, meno rischiosi.

Questa è la premessa intermarket, ma ora passiamo all’analisi tecnica. Come detto per il mercato azionario, con cui Bitcoin ha avuto di recente una forte correlazione specie con Nasdaq, si prevede un biennio di ribasso continuo con delle pause intermedie che potremmo vedere a brevissimo. Su Bitcoin abbiamo toccato un’area importantissima, quella dei 18000-20000 che si rifa ai massimi del 2017. Così come per il mercato azionario si prevede un rimbalzo di breve che può durare tutta l’estate, anche per Bitcoin potremmo vedere un rimbalzo. Attenzione, ci tengo a sottolinearlo, i mercati azionari e in generale i mercati di rischio sono previsti come ribassisti anche per il prossimo anno, pertanto anche Bitcoin come le crypto, potrebbe vedere ulteriori nuovi minimi.

A livello tecnico quindi potremmo attenderci un rimbalzo fino area 25000-30000 per poi riprendere il trend ribassista che, per il 2023 potrebbe far toccare i 13000-15000 di Bitcoin. In sostanza, Bitcoin è molto più correlato con i mercati tradizionali di quanto si possa credere.

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