Per Simon Peters, esperto di criptovalute e analista della piattaforma di investimento multi-asset eToro, i recenti rialzi del comparto criptovalutario sono dovuti alla recente apertura alla regolamentazione da parte statunitense
L’inizio del 2020 si è rivelato piuttosto positivo per le valute virtuali, con rialzi diffusi per tutto il settore. La seconda settimana di febbraio ha visto un’ulteriore accelerazione del comparto criptovalutario, con il Bitcoin che ha iniziato a veleggiare stabilmente al di sopra dei 10.000 dollari.
Andamento Bitcoin da inizio 2020. Fonte: Bloomberg
*L'investimento in cryptoasset è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell'UE. Nessuna protezione dei consumatori. Possono essere applicate imposte sui profitti.Bitcoin: l’apertura statunitense alla regolamentazione sostiene i prezzi
Secondo Simon Peters, esperto di criptovalute e analista della piattaforma di investimento multi-asset eToro, i recenti rialzi della prima criptovaluta per capitalizzazione sono dovuti perlopiù all’apertura statunitense alla sua regolamentazione.
L’esperto evidenzia come a far salire le quotazioni sia da un lato l’impegno del Presidente Usa, Donald Trump, di utilizzare i servizi segreti per combattere i crimini legati ai criptoasset, dall’altro le dichiarazioni del chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, il quale ha affermato che l’istituto centrale americano starebbe studiando un possibile stablecoin ufficiale.
"Parlando di fronte al comitato dei servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, Powell ha riconosciuto i recenti progressi della Cina nello sviluppo della tecnologia blockchain, che include piani per un cripto asset di Stato. Tuttavia, Powell ha respinto l’idea di avere un ‘open ledger’ – una sorta di libro mastro aperto - come proposto in Cina, in cui i dettagli dell’utente sarebbero visibili”, chiosa Peters.
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