Bitcoin sui massimi storici, sopra $72.000: fino a dove può arrivare

Laura Naka Antonelli

29/10/2024

Effetto Trump sulle criptovalute? Prezzi Bitcoin schizzano fino a oltre la soglia di $72.000. L’outlook da sogno firmato Cathie Wood.

Bitcoin sui massimi storici, sopra $72.000: fino a dove può arrivare

Il Bitcoin vola a valori record, con i prezzi che schizzano anche oltre la soglia di $72.000, in rialzo di quasi il 4%, stando alle rilevazioni di Coin Metrics.

La criptovaluta numero uno al mondo rivede la soglia dei 72.000 dollari per la prima volta dalla seduta dello scorso 8 aprile, quando toccò il livello nei massimi intraday.

Scatta al rialzo anche l’Ethereum, che vola di oltre il 5%, mentre i buy si affollano anche sulle azioni crypto, come sul titolo della piattaforma di criptovalute Coinbase e su MicroStrategy, in rialzo entrambi del 2%.

Il Bitcoin scommette su vittoria Trump alle elezioni Usa?

La ragione principale degli acquisti sembra essere una: la possibile vittoria del candidato repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, Donald Trump, contro la rivale democratica Kamala Harris.

Trump si è definito lui stesso un candidato pro-crypto, infiammando il Bitcoin in più di una occasione.

Livelli superiori a quota $70.000, va ricordato, erano stati testati più volte, quest’anno: i prezzi della criptovaluta erano volati al record di $73.797,68 nel mese di marzo: la soglia psicologica era stata superata sempre per poco tempo.

Con l’Election Day del prossimo 5 novembre 2024, l’entusiasmo si sta riaccendendo, dopo che il Bitcoin ha oscillato all’interno di un range compreso tra $55.000 e $70.000.

A rinfocolare il sentiment positivo, è ovviamente anche il ritorno della propensione al rischio a Wall Street, che ha consentito all’azionario Usa di testare nuovi massimi assoluti, questo mese, nonostante il rialzo dei rendimenti dei Treasury (occhio però a tal proposito a quella soglia pericolo che è stata individuata da Goldman Sachs).

Boom di flussi in entrata nell’ETF di BlackRock

Sostengono i prezzi del Bitcoin anche le notizie relative ai flussi significativi in entrata negli ETF sul Bitcoin: in tutto pari a $997,2 milioni, con i flussi in entrata nell’iShares Bitcoin Trust ETF (IBIT) di BlackRock, che la scorsa settimana sono ammontati a più di $1,1 miliardo, record su base settimanale dal mese di marzo.

Un risultato stellare, se si considera che l’IBIT di BlackRock - che ha superato il Total Stock Market ETF di Vanguard(VTI) assicurandosi il terzo posto nella classifica degli ETF che hanno incassato i flussi più significativi dall’inizio di questo anno - è stato lanciato soltanto nel gennaio di quest’anno, a fronte di altri grandi ETF che sono attivi da più di 20 anni, gestendo asset per un ammontare che supera i $300 miliardi.

Bitcoin: la previsione da urlo di Cathie Wood

Le previsioni sui prezzi del Bitcoin hanno raggiunto anch’esse cifre record. Difficile trovare un outlook più bullish di quello formulato da Cathie Wood, star della finanza e del mondo crypto, numero uno dei fondi Ark Invest, che qualche settimana fa ha sfornato un target price da urlo, che vede il Bitcoin catapultarsi in avanti fino a $3,8 milioni, entro il 2030.

Wood ha presentato anche un worst case scenario, ovvero un outlook ribassista, che tuttavia è anch’esso da sogno, visto che punta su un valore appena inferiore ai 260.000 dollari.

Lo scenario di base della numero uno di Ark Invest è invece di prezzi vicini alla soglia di $700.000, anche in questo caso una previsione giudicata da molti fin troppo bullish.

Outlook da sogno anche da Fink (BlackRock): Bitcoin mercato da $50 trilioni

Ma se in queste ultime settimane la febbre sul Bitcoin ha testato nuovi massimi è stato anche per la previsione che è stata annunciata da un grande protagonista del mondo crypto: Larry Fink, CEO di BlackRock, che lo scorso 15 ottobre ha affermato che il mercato del Bitcoin (BTC) potrebbe arrivare a valere fino a $50 trilioni, eguagliando praticamente il valore del mercato immobiliare made in Usa.

La dichiarazione di Fink non è passata certo inosservata, dal momento che è arrivata dal CEO che controlla il colosso di risparmio gestito numero uno al mondo.

Certo, va detto che non tutti gli outlook sono così bullish. E non mancano ovviamente anche stime da incubo: tutto questo mentre per ora il sentiment continua a confermarsi rialzista, come dimostrano i numeri relativi alla stessa capitalizzazione delle criptovalute, balzata nel corso degli ultimi 30 giorni da $2 trilioni a $2,4 trilioni.

Un ulteriore assist ai prezzi del Bitcoin, concordano gli analisti, dovrebbe arrivare nel breve dalla imminente riunione del FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed guidata da Jerome Powell, in calendario i prossimi 6-7 novembre.

A tal proposito, oggi è stato sempre il CEO di BlackRock Larry Fink, in occasione di un evento organizzato da Bloomberg Markets, a comunicare di stimare un ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca centrale americana, entro la fine dell’anno, pari tuttavia a 25 punti base, non dunque della stessa portata della sforbiciata annunciata il 18 settembre scorso.

Fink ha avvertito di fatto che la Fed potrebbe tagliare i tassi meno delle attese. Ma per il Bitcoin evidentemente basta, se si considera l’effetto bullish che la sforbiciata della Fed ha avuto fino a oggi: da quella riduzione dei tassi di settebre, i prezzi della criptovaluta sono balzati di quasi il 18%, salendo da $60.000 ai valori di oggi, che hanno superato anche la soglia di $72.000.

E che dire dell’outlook fimato dagli analisti di Bernstein? In un report ad hoc gli analisti Gautam Chhugani, Mahika Sapra e Sanskar Chindalia hanno scritto che i prezzi del Bitcoin potrebbero schizzare fino a $200.000 nel corso del 2025.

Il target price è stato motivato con la fiducia crescente che gli investitori istituzionali stanno dimostrando di avere nei confronti della monetra digitale. “Siamo a un passo di un nuovo ciclo”, ha profetizzato il trio degli esperti. Gli analisti hanno detto anche di stimare che l’ammontare degli AuM degli emittenti di ETF sui Bitcoin arriverà a valere $190 miliardi entro la fine del 2025, incidendo sulla circolazione del Bitcoin con il 7% circa.

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