Le offerte placet del gas sono convenienti? Nella sottoscrizione di un’offerta placet, a differenza di una placet in deroga, potrebbe esserci una truffa. Cosa sappiamo.
Con la fine del mercato di maggiore tutela per il settore del gas, i clienti “non vulnerabili” possono aderire al mercato libero e trovare un’offerta vantaggiosa, sottoscrivere un contratto denominato “placet” o ricadere automaticamente in una tariffa “placet in deroga”.
Ma cosa significano “placet” e “placet in deroga” e cosa si nasconde dietro a queste tariffe? Sul sito di Arera si legge che l’Autorità ha introdotto l’offerta placet, cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela, che obbliga i rivenditori a inserire nel proprio pacchetto un’offerta rivolta alle famiglie e alle piccole imprese a prezzi determinati liberamente, ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità stessa.
Perché farci attenzione? Andiamo con ordine.
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Cosa si intende per offerta placet e quanto dura?
Come reso noto con la comunicazione del 3 gennaio 2024 e così come sottoscritto dalla legge 124/2017, Arera ha determinato che tutti i venditori di gas dovranno offrire alle famiglie e alle piccole imprese una proposta “standard” di fornitura a prezzo fisso.
Dal sito di Arera, leggiamo che:
L’Autorità, in coerenza con quanto previsto dalla legge n. 124/2017, ha introdotto la disciplina dell’offerta PLACET (a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela - PLACET), che obbliga tutti i venditori a inserire nel proprio pacchetto di proposte commerciali, un’offerta rivolta alle famiglie e alle piccole imprese chiara e comprensibile, a prezzi determinati liberamente ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità.
I contratti con le offerte placet hanno una durata indeterminata, ma che si rinnovano ogni 12 mesi. Entro tre mesi dalla scadenza, il venditore deve informare il cliente circa le nuove condizioni che si applicheranno dal 12esimo mese e il cliente è libero di accettarle o meno, cioè di recedere al contratto.
Cosa si nasconde dietro la tariffa placet?
In un articolo di Roberta Lombardi, ex assessora nella regione Lazio, si viene messi in guardia rispetto alla bontà dei prezzi, liberi di essere decisi dal venditore e di essere rivisti dopo 12 mesi.
Lombardi fa un esempio in termini bancari:
è un po’ come dire che le leggi che regolano i mutui ci sono, sono uguali per tutti, compresa la portabilità e la surroga, ma poi spread e tassi sono fissati da ciascuna banca ed è quello che fa la differenza in termini di onerosità per il cittadino.
Inoltre la confusione non finisce qui perché esistono due offerte placet, la “placet” e la “placet in deroga”.
Che cos’è l’offerta placet in deroga?
Con placet in deroga, come spiegato dal sito dell’Autorità, si intende un’offerta dedicata ai clienti domestici“ non vulnerabili” e attualmente serviti in tutela. Per rientrare nell’offerta “placet in deroga” non va effettuata una scelta sul libero mercato. Infatti chi, per qualsiasi ragione, non effettua una scelta, resterà con il medesimo venditore, ma si vedrà applicare da gennaio 2024 l’offerta placet in deroga con condizioni economiche definite da Arera, ma con componente fissa annuale definita dal venditore.
Cosa cambia con l’offerta placet? Nella prima le condizioni economiche sono decise dal venditore, sia per la componente fissa che per la componente variabile; nella seconda, cioè l’offerta placet deroga, le condizioni economiche contrattuali sono definite dall’autorità, con componente fissa annuale definita dal venditore.
Conviene l’offerta placet o placet in deroga?
Sul “Portale offerte” è possibile fare un confronto tra le diverse offerte (e scoprire le migliori) e le due offerte placet. Questo dimostra, secondo quanto analizzato da Roberta Lombardi, che le offerte placet sono peggiori delle offerte placet in deroga e di tutte le offerte portafoglio di ogni singolo venditore. Questo perché le tariffe risultano essere più costose dal 6% al 42% rispetto alle placet in deroga e alle offerte proposte dallo stesso venditore.
Il rischio di incorrere nell’offerta placet è alto, non solo perché esistono due offerte che cambiano nel nome di poco, tra “placet” e “placet in deroga”, ma anche perché i venditori di gas hanno posizionato le offerte placet, ovvero quelle con le condizioni peggiori, in alto rispetto alle altre.
Secondo Lombardi infatti si sta verificando un fenomeno che potrebbe interessare l’Antitrust, configurando una strategia “di cartello” dove le offerte placet a costi superiori sono più vendute rispetto alle placet in deroga e alle proprie offerte del mercato. Non a caso sono moltissime le chiamate, le e-mail e i messaggi che chiedono di applicare l’offerta placet - e non placet in deroga, ovvero la più conveniente - con il rischio per i clienti che non hanno letto bene il codice dell’offerta e le condizioni contrattuali di spendere molto di più.
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