Bollette, ecco la stangata: 3.000 euro a famiglia, il governo cosa fa?

Alessandro Cipolla

20/09/2024

L’allarme di Federconsumatori: in autunno tra bollette e seconda rata della Tari per le famiglie ci saranno spese per 3.000 euro, ma il governo non ha soldi per intervenire.

Bollette, ecco la stangata: 3.000 euro a famiglia, il governo cosa fa?

Bollette, è in arrivo la stangata autunnale per le famiglie italiane. Ora che l’estate è finita e i cittadini sono tornati al solito tram tram, a lanciare l’allarme è Federconsumatori visti anche gli aumenti previsti.

Stando ai calcoli fatti da Federconsumatori, nel trimestre settembre-novembre le famiglie spenderanno in media 2.970,35 euro, circa 45 euro in più rispetto allo scorso anno quando ci fu una forte impennata nelle spese.

I motivi del caro bollette sono sempre i soliti: l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’inflazione generale, l’incertezza dei Mercati e la guerra in Ucraina, senza considerare la situazione di sostanziale caos in Medio Oriente.

Un mix micidiale che durante l’autunno porterà le famiglie a sborsare qualcosa come quasi 3.000 euro tra bollette e seconda rata della Tari, il tutto mentre gli stipendi continuano a restare fermi al palo.

In tutto questo c’è da registrare il sostanziale immobilismo del governo, ora alle prese con una legge di Bilancio dove i pochi fondi a disposizione - per buona parte ancora da trovare - saranno utilizzati per prorogare la tante misure in scadenza a fine anno.

Bollette: un salasso per le famiglie in autunno

Finita la stagione dei bonus e degli sgravi, le bollette sono tornate a pesare come macigni per le famiglie italiane e il conto fatto da Federconsumatori è pesantissimo, con 3.000 euro che saranno sborsati da qui fino a novembre.

Ecco nel dettaglio il calcolo fatto dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il tutto sottolineando che nonostante i costi dei beni energetici siano in discesa, la spesa complessiva per i mesi autunnali andrà ad aumentare.

Le famiglie dovranno far fronte a una stangata di 2.970,35 euro, +45,65 euro rispetto all’autunno 2023 (in cui si erano registrati notevoli aumenti). Le voci di spesa considerate in questo conto salato riguardano le bollette, la TARI, le spese per il riscaldamento, per il materiale scolastico e per la salute (visto che molti rimandano al rientro dalle vacanze l’appuntamento con visite e accertamenti). Purtroppo, proprio in relazione alle spese per visite ed esami medici, è opportuno sottolineare come, drammaticamente, l’aumento dei costi (del +1,4%) si traduca in una progressiva rinuncia alle cure (nei giorni scorsi, il report Deloitte ha denunciato come, il 29% del campione intervistato, ha dichiarato di aver dovuto rinunciare a delle cure negli ultimi 12 mesi).

Come se non bastasse, a queste cifre onerose “si aggiungono i rincari sul fronte dell’alimentazione, che nell’autunno, faranno lievitare la spesa per tale voce a 1.629 euro”. Le uniche buone notizie invece sembrerebbero arrivare dai carburanti, anche se i prezzi restano sempre più alti rispetto al prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

Come ovviare a questa ennesima stangata del caro bollette? Per Federconsumatori il governo dovrebbe varare “misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, attraverso il rinnovo dei contratti, una rivalutazione delle pensioni, una riforma fiscale equa, tesa a sostenere per davvero redditi medio-bassi e non solo fatta a vantaggio dei redditi da lavoro autonomo e quelli più elevati”.

Un appello questo destinato a restare inascoltato, visto che gli argomenti pensioni, stipendi e riforma fiscale, resterebbero un miraggio per il governo nonostante questi temi siano stati alcuni dei cavalli di battaglia del centrodestra in sede di campagna elettorale.

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