Alcune categorie di lavoratori per accedere al bonus 200 euro dovranno presentare una specifica dichiarazione. Vediamo di cosa si tratta.
Si avvicina il mese di luglio e per una vasta platea di italiani significa 200 euro in più in tasca. È infatti prevista entro il prossimo mese l’erogazione del bonus 200 euro inserito dal Governo nel recente decreto Aiuti.
Si tratta di una misura una tantum che l’esecutivo ha voluto dare ad oltre 30 milioni di italiani per aiutarli in questo particolare periodo storico dove l’inflazione ha toccato numeri record che non si vedevano nel nostro paese da 40 anni.
La platea dei ricevitori del bonus è molto ampia e prevede davvero quasi tutte le categorie di lavoratori. Per una di loro, a differenza da come era stato detto, l’erogazione dell’importo non avverrà in modo del tutto automatico, ma bisognerà presentare una breve dichiarazione per sbloccare l’accredito. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Bonus 200 euro, quale categoria deve presentare dichiarazione
Il bonus 200 euro è stato inserito nel DL n. 50 del 2022 denominato anche «Decreto Aiuti». Si tratta di un importo una tantum riservato ad una vasta platea di persone che dovranno avere come requisito principale un reddito non superiore ai 35.000 euro annui.
Il bonus 200 euro arriverà a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, percettori di reddito di cittadinanza, disoccupati beneficiari di NASPI, colf, badanti e lavoratori stagionali. A differenza di come era stato detto, che a parte di autonomi (a cui sarà creato un apposito fondo) tutti gli altri percettori non dovranno far nulla ma riceveranno automaticamente a luglio il bonus, in realtà per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti ci sarà una piccola dichiarazione da fare.
Nello specifico l’articolo 31 del testo pubblicato in GU e che spiega appunto le modalità di erogazione del bonus 200 euro, indica uno specifico passaggio che i lavoratori dipendenti dovranno fare per sbloccare il bonus.
“Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. In sintesi, per tutti i lavoratori dipendenti che hanno un reddito nel 2021 inferiore ai 35.000 euro l’erogazione è automatica ma prima si dovrà compilare e consegnare al datore di lavoro un’autodichiarazione.
Di che dichiarazione si tratta e come compilarla
I lavoratori dipendenti non dovranno far altro che comunicare al proprio datore di lavoro di non avere accesso al bonus 200 euro tramite altre formule, come ad esempio da titolari di trattamento pensionistico anche di invalidità, o facente parte di nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza.
Questo infatti rappresenta uno dei requisiti principali che il lavoratore dipendente deve rispettare per ottenere il bonus. Gli altri sono:
- essere destinatari dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali (sia per l’invalidità, la vecchiaia o i superstiti a carico) di 0,8 punti percentuali nel primo quadrimestre 2022;
- avere una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro per 13 mensilità.
Se è vero che è una certezza il fatto di dover presentare al datore di lavoro questa autodichiarazione per ottenere il beneficio, non è ancora chiaro le modalità di compilazione da seguire. Al momento non esistono indicazioni in merito. A breve dovrebbe essere fatta chiarezza su questo fondamentale passaggio.
Si sta pensando di allargare la platea anche ai precari del comparto scuola
La platea dei percettori del bonus potrebbe anche allargarsi ulteriormente. Accanto a tutte le categorie già interessante si sta pensando di inserire anche i precari del comparto scuola, compresi quelli del personale ATA.
A proporlo è un emendamento firmato dal Movimento 5 Stelle che punta ad inserire tra i percettori anche insegnanti e personale ATA con contratti in scadenza questo mese di giugno.
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