In arrivo un bonus una tantum di 200 euro destinato anche ai lavoratori autonomi. La misura è stata introdotta con il decreto Aiuti. Ecco come funziona e come ricevere il contributo.
In arrivo un bonus da 200 euro per i lavoratori autonomi. Oltre alla proroga del taglio delle accise sui carburanti, il decreto Aiuti introduce anche un bonus di 200 euro destinato ai lavoratori e ai pensionati con un reddito fino a 35 mila euro. Il contributo una tantum verrà finanziato con l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle grandi aziende energetiche, tassa che salirà dal 10 al 25%.
Il bonus verrà esteso anche alle partite Iva come richiesto dalla ministra di Italia Viva Elena Bonetti. L’obiettivo della provvedimento è quello di sostenere i lavoratori (dipendenti e autonomi) e i pensionati con redditi bassi, contrastando il carovita. Ma come funziona il bonus 200 euro destinato ai lavoratori autonomi? Entriamo nel dettaglio.
Bonus 200 per i lavoratori autonomi, ecco come funziona
Oltre alla proroga del taglio delle accise sui carburanti, il decreto Aiuti ha introdotto un bonus una tantum di 200 euro destinato ai lavoratori e ai pensionati con redditi fino a 35 mila euro. Nel provvedimento rientrano anche i lavoratori autonomi. Ma come funziona? Come riporta il Messaggero «gli autonomi potranno attingere da un fondo che verrà creato a breve».
La misura sarà finanziata con l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle grandi aziende energetiche, che sale dal 10 al 25%. E verrà esteso anche alle partite Iva. Il contributo di 200 euro arriverà a 28 milioni di famiglie e nel caso dei pensionati, probabilmente, sarà erogato a luglio dall’Inps.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, i 200 euro arriveranno direttamente in busta paga tra giugno e luglio. I datori di lavoro lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile. Gli autonomi potranno attingere da un apposito fondo che verrà creato a breve.
Bonus 200, la posizione della Cisl
Il bonus da 200 euro per chi ha redditi fino a 35 mila euro arriverà in busta paga: «L’ipotesi per i lavoratori dipendenti è che i datori di lavoro lo anticipino con le mensilità di giugno-luglio, portandolo poi a compensazione, mentre per i pensionati interviene direttamente l’Inps». Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ospite di Radio anch’io. E conclude: «Bisogna fare immediatamente un lavoro tecnico». L’obiettivo è definire più nel dettaglio l’erogazione del bonus che riguarda anche i lavoratori autonomi.
Il provvedimento è stato pensato per chi ha un reddito annuo inferiore a 35 mila euro come sostegno contro i rincari registrati in diversi settori. Il contributo una tantum si aggiunge al taglio previsto per il 2022 dello 0,8% dell’aliquota previdenziale per i dipendenti pubblici che hanno una retribuzione sotto la soglia dei 35 mila euro.
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