Partita IVA, nuovi requisiti per il bonus di 600 euro ai professionisti iscritti a Casse private: il Decreto Liquidità cambia le carte in tavola e porta allo stop a pagamenti e domande. Le novità.
Partite IVA, nuovi requisiti per il bonus di 600 euro: alla vigilia dei pagamenti arriva la stretta per i professionisti iscritti a Casse private di previdenza.
Il Decreto Liquidità pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 9 aprile 2020 cambia le carte in tavola e, nello stesso giorno in cui dalle Casse sarebbero dovuti partire i primi bonifici, restringe la platea dei beneficiari del bonus di 600 euro.
I professionisti titolari di partita IVA potranno richiedere il bonus di 600 euro solo se non titolari di pensione e se iscritti in via esclusiva alla Cassa di categoria. Le domande presentate dovranno essere integrate, ma ancora non sono chiari tempi e modalità.
Partita IVA, nuovi requisiti per il bonus di 600 euro: novità DL Liquidità per professionisti
Non c’è pace per i titolari di partita IVA. Il caos normativo si abbatte anche sulle Casse di previdenza private ed i professionisti dovranno verosimilmente integrare la domanda già trasmessa per l’accesso al bonus di 600 euro.
Una necessità determinata dalla novità contenute nel testo del Decreto Liquidità che, a sorpresa, fissa nuovi requisiti per l’accesso all’Indennità per l’emergenza coronavirus.
Come riportato nella relazione illustrativa, il testo del Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020 all’articolo 34 stabilisce che:
“I professionisti di cui all’articolo 44 del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, ai fini della fruizione dell’indennità prevista dal medesimo articolo devono intendersi iscritti, in via esclusiva, agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103 e non titolari di trattamento pensionistico”
Sono due i nuovi requisiti previsti ai fini dell’accesso al bonus di 600 euro: il primo è l’iscrizione in via esclusiva alla Cassa di categoria. Restano quindi automaticamente esclusi i titolari di partita IVA che svolgono anche attività di lavoro dipendente.
In secondo luogo, viene escluso dall’indennità di 600 euro chi è titolare di un trattamento pensionistico. Una limitazione che solleva diversi dubbi: è escluso chi percepisce una pensione diretta o indiretta? Domande per le cui risposte la palla passa nelle mani delle Casse, che dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti introdotti dal Decreto Liquidità.
Bonus 600 euro, sospesi i pagamenti per i professionisti. Domande da integrare
La modifica in corsa prevista dal Decreto Liquidità ha, come immediata conseguenza, lo stop ai pagamenti del bonus di 600 euro, che le Casse avrebbero avviato a partire da domani.
Ora bisognerà rivedere il tutto ed i titolari di partita IVA saranno chiamati ad integrare la domanda trasmessa, per certificare il rispetto dei due nuovi requisiti.
Un caos senza precedenti, che complica anche la gestione da parte delle Casse private di categoria.
Queste intanto si stanno muovendo in ordine sparso: alcune hanno già avviato i versamenti (come l’ENPACL), altre - tra cui la Cassa Commercialisti - hanno sospeso anche l’invio di nuove domande.
Quel che è chiaro è che bisognerà studiare una modalità per l’integrazione delle domande trasmesse ad oggi. Si attendono poi novità sul possibile rifinanziamento del Fondo, esaurito dopo pochi giorni dall’avvio delle istanze.
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