Bonus animali: taglio alle detrazioni fiscali sulle spese veterinarie, farmaci e visite in Legge di Bilancio 2020. Ad esserne colpiti saranno i contribuenti con redditi elevati, che dovranno dire addio all’unica agevolazione prevista per chi ha un cane o un gatto.
Bonus animali addio dal 2020, effetto del taglio alle detrazioni fiscali sulle spese veterinarie. Sarà chi ha redditi alti ad essere colpito dalla riduzione delle agevolazioni fiscali ad oggi vigenti.
Sulle spese per visite o interventi a cani e gatti, così come agli altri animali domestici, non sarà più possibile beneficiare del rimborso del 19% con la dichiarazione dei redditi. Il taglio non sarà per tutti, ma solo per le famiglie con redditi che superano i 100.000 euro.
Si tratta quindi di una platea ridotta di contribuenti, che tuttavia dovranno rinunciare all’unico bonus riconosciuto a chi possiede animali domestici.
La detrazione delle spese veterinarie è entrata, insieme a tutti i bonus fiscali del 19%, nel mirino del nuovo Governo, intenzionato a fare ordine nel variegato panorama delle agevolazioni riconosciute in dichiarazione dei redditi.
Bonus animali, Legge di Bilancio 2020: addio detrazioni fiscali sulle spese veterinarie
Anche le spese veterinarie, così come quelle mediche o relative all’acquisto di farmaci, saranno colpite dal taglio alle detrazioni fiscali che il Governo intende attuare con la Legge di Bilancio 2020.
Il bonus animali, riconosciuto come detrazione sulle spese veterinarie (visite, interventi farmaci) è pari al 19% di un massimo di 387,34 euro, ovvero circa 73,53 euro.
Un importo che, come ben saprà chi possiede un animale domestico, riesce appena a coprire il costo di una o al massimo due visite veterinarie.
Il taglio dei bonus del 19% non riguarderà tutti i contribuenti, ma soltanto quelli che percepiscono somme che vanno dai 100.000 euro in su. Il limite di reddito per aver accesso al bonus animali e a tutte le detrazioni fiscali Irpef non è ancora chiaro; sarà all’interno della Legge di Bilancio 2020 che saranno inseriti tutti i dettagli.
Per il momento, si parla di una sorta di meccanismo a scalare: dai 100.000 euro la detrazione si ridurrà progressivamente, fino ad azzerarsi una volta raggiunti i 240.000 euro di reddito.
Bonus animali, perché è sbagliato il taglio alle detrazioni
Al netto delle valutazioni in termini economici sul taglio alle detrazioni fiscali sulle spese sanitarie, mediche, così come quelle scolastiche e di tutti i bonus del 19%, la riduzione dei bonus fiscali - soprattutto in determinati settori - rischia di diventare un “cane che si morde la coda”.
Come ormai noto, uno degli obiettivi del Governo è contrastare l’evasione fiscale, e da sempre il settore sanitario è quello in cui si registra un alto tasso di nero. Alcuni (e per fortuna ormai pochi) veterinari, ma anche medici specialisti, propongono spesso ai contribuenti due diversi prezzi per le proprie prestazioni, con o senza fattura.
Il secondo è sicuramente quello più conveniente per il cliente, che pur di risparmiare, accetta (sbagliando) di pagare una somma che non farà reddito per il professionista e che verrà “intascata” senza alcun onere fiscale.
I bonus fiscali sono in questi casi uno dei deterrenti per il consumatore, invogliato a richiedere fattura per poter poi detrarre le spese con la dichiarazione dei redditi.
Bonus animali per chi paga con bancomat?
Riagganciandoci a quanto riportato sopra, ricordiamo per completezza che, proprio per incentivare il contribuente a richiedere fattura o scontrino, a partire dal mese di luglio 2020 partirà il nuovo meccanismo di cashback legato ai pagamenti con bancomat.
A gennaio 2021, per tutti i pagamenti tracciati (carta o bancomat) effettuati in settori ad alto rischio evasione, al contribuente sarà riconosciuto un bonus (noto come Super Bonus Befana) calcolato in base alle spese sostenute, e che potrà arrivare fino ad un massimo di 300 o 500 euro.
Non è ancora chiaro quali saranno le spese rimborsate ma si ipotizza che ne saranno incluse quelle relative a servizi di parrucchieri ed estetisti, ristoranti, idraulici e lavori in casa, e verosimilmente anche visite mediche specialistiche e cure veterinarie.
Se così fosse, l’addio alle detrazioni sulle spese veterinarie potrebbe inaugurare l’introduzione di un nuovo bonus anche per gli animali. Su questo però ci riserviamo di aggiornarvi non appena sarà pubblicato il testo della Legge di Bilancio 2020.
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