Nuovo bonus della Cassa Forense per gli avvocati che hanno acquistato computer, software di gestione e altro materiale informatica. Ecco come chiedere il rimborso del 50% della spesa sostenuta.
Bonus avvocati 2017: la Cassa Forense rimborsa il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di materiale informatico necessario per il proprio studio legale.
La Cassa Forense ha pubblicato tre nuovi bandi per l’assistenza dei propri iscritti: un contributo di 1.000 euro per chi è diventato genitore, una borsa di studio per chi frequenta un corso di formazione e appunto il rimborso di una parte delle spese sostenute per l’acquisto di PC e altro materiale informatico.
Quest’ultimo è un bando molto importante, perché permette agli avvocati di adattarsi alle nuove tecnologie acquistando del materiale informatico innovativo - ma soprattutto costoso - grazie ad un aiuto economico fornito dalla Cassa Forense.
D’altronde per gli avvocati l’essere al passo con i tempi è molto importante: solo pochi mesi fa, infatti, la Corte di Cassazione - con la sentenza 22320 del 2017 - ha dichiarato che vista l’evoluzione che ha caratterizzato il processo telematico negli ultimi anni, gli avvocati sono obbligati a “digitalizzarsi”, quindi a dotarsi di strumenti adeguati per la decodifica dei documenti e la gestione dell’intero processo di digitalizzazione.
A tal proposito la Cassa Forense ha stanziato 3 milioni di euro per riconoscere agli avvocati che hanno acquistato computer, ma anche software per la gestione dello studio, un bonus grazie al quale verrà rimborsata una parte della spesa sostenuta.
Vediamo quali sono i requisiti richiesti e le modalità per l’invio della domanda.
Requisiti
Come anticipato, il bonus avvocati per l’acquisto di materiale informatico consiste in un rimborso una tantum del 50% della spesa sostenuta nel 2016 e nel 2017.
Per ottenere il contributo bisogna aver speso almeno 300€ (al netto di IVA), mentre il rimborso non potrà essere superiore ai 1.500€.
Questo significa che anche se per uno studio legale sono stati investiti 7.000€ per l’aggiornamento di PC, stampanti e software di gestione, il rimborso non sarà di 3.500€ (il 50% della spesa) ma di soli 1.500€.
Requisiti necessari per l’invio della domanda sono:
- non aver beneficiato del medesimo contributo nel 2016;
- essere in regola con le comunicazioni reddituali alla Cassa Forense;
- avere un reddito professionale (riferito al 2016) inferiore ai 40.000€.
Quali spese sono rimborsabili?
Nel bando pubblicato dalla Cassa Forense (che potete scaricare di seguito) è presente l’elenco del materiale informatico rimborsabile.
Nel dettaglio, è rimborsabile la spesa sostenuta per l’acquisto di:
- computer;
- monitor;
- stampante;
- scanner;
- fax;
- tablet;
- fotocopiatrice, anche multifunzione;
- licenze software per la gestione degli studi legali;
- strumenti per la conservazione e protezione dei dati dello studio.
Come fare domanda
La domanda per il rimborso del 50% delle spese sostenute va inviata - entro il 16 gennaio 2018 - tramite la procedura online disponibile sul sito della Cassa Forense.
Alla domanda compilata, il richiedente deve allegare le fatture che dimostrano l’acquisto del materiale informatico per lo studio legale di competenza.
Il contributo, però, verrà erogato fino ad esaurimento dei 3 milioni di euro stanziati dalla Cassa Forense. Questo verrà assegnato in base ad una graduatoria, nella quale avranno la precedenza gli avvocati con un reddito professionale più basso, quelli con età anagrafica più bassa e quelli che sono iscritti da più tempo alla Cassa Forense. La graduatoria poi verrà pubblicata sul sito della Cassa Forense.
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