Arrivato finalmente in Gazzetta Ufficiale il DPCM che rende operativo il bonus bebè 2015: al di là dei benefici fiscali previsti, occorre ora prestare attenzione alle modalità di presentazione della domanda.
Pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 Aprile 2015 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che rende operativo il bonus bebè.
L’agevolazione fiscale sarà assegnata a tutti i nuclei familiari con un ISEE di valore inferiore ai 25000 euro annui, per la nascita o l’adozione di un figlio, avvenuta nel triennio 2015-2017 (dal 1 Gennaio 2015 al 31 Dicembre 2017).
Tipologia dell’agevolazione
Per quanto riguarda le specifiche misure previste dal bonus bebè occorre ricordare che l’importo dell’assegno è pari a 960 euro annui per ciascun figlio, che corrispondono a 80 euro mensili.
Un’agevolazione fiscale ancora maggiore, pari a 1920 euro annui, che corrispondono a 160 euro mensili, viene prevista per i nuclei familiari il cui ISEE non supera i 7000 euro annui.
Il bonus bebè 2015 viene assegnato a condizione che la domanda sia presentata da un genitore convivente con il figlio e che per tutta la durata dell’agevolazione fiscale il nucleo familiare continui a possedere un ISEE in corso di validità non superiore a 25.000 euro annui (o non superiore a 7000 euro annui, nel caso in cui l’agevolazione sia di importo maggiore).
Il bonus bebè sarà erogato con cadenza mensile, a decorrere dal giorno di nascita del bambino per cui spetta l’agevolazione o dal giorno di ingresso nel nucleo familiare del bambino, in caso di adozione. L’assegno mensile spetta fino al compimento del terzo anno di età oppure fino al terzo anno dall’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione.
Modalità di presentazione della domanda
Fin qui la teoria e la normativa; per quanto riguarda la prassi le procedure si complicano notevolmente. L’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rimandate a lungo e avvenute, quindi, con molto ritardo erano dei passaggi fondamentali per rendere operativo il bonus bebè 2015 sebbene si tratti ancora di passaggi insufficienti e parziali ai fini dell’attuazione dell’agevolazione.
Occorre, infatti, ricordare che, con il recente messaggio 2390 del 3 Aprile 2015, l’INPS ha chiarito che fino a ieri (ovvero fino al momento della pubblicazione del DPCM in Gazzetta) tutte le domande presentate alle sedi territoriali dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (fossero esse in carta libera, per mail, via PEC o con raccomandata A/R) dovevano essere ritenute nulle e non potevano essere accettate.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha chiarito a tal proposito che, adesso, l’INPS, nei 15 giorni successivi a quello della pubblicazione del Decreto in Gazzetta, dovrà predisporre degli specifici modelli (che saranno, con ogni probabilità illustrati in un’apposita circolare) per presentare la domanda.
Occhi puntati, quindi, adesso, sulla modulistica dell’INPS, dal momento che il bonus sarà assegnato fino al raggiungimento del tetto massimo di risorse finanziarie destinate a questo specifico incentivo dalla Legge di Stabilità mentre, poi, per i contribuenti che arriveranno dopo e presenteranno la domanda in ritardo, la Previdenza potrebbe anche decidere di non accettare ulteriori domande.
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