La detassazione della tredicesima, o bonus Befana, ci sarà? Sarà confermato per gennaio 2025? Vediamo a che punto siamo.
Il bonus Befana è uno dei provvedimenti che ad agosto è rimasto in sospeso. Sicuramente la discussione della misura è rimandata a settembre, visto che, in ogni caso, la manovra per il prossimo anno deve essere presentata a Montecitorio entro il 20 ottobre.
Il decreto legislativo su Irpef e Ires che dovrebbe contenere anche il bonus Befana, è atteso in Parlamento da diversi mesi, ma è ancora fermo alla Ragioneria e si stima che, ormai, sia tutto rimandato dopo la pausa estiva. Cos’è il bonus Befana, chi riguarda e quali probabilità ci sono che sia confermato?
Bonus Befana, cos’è?
Se ne era parlato già lo scorso anno in relazione alla detassazione delle tredicesime, ma non essendoci coperture il bonus era slittato. Qualche settimana fa il viceministro all’Economia Maurizio Leo, in un intervento alla Camera aveva annunciato che il bonus Befana da 80/100 euro sarebbe partito a gennaio 2025 per tutte le famiglie con reddito non superiore a 28.000 euro.
L’obiettivo, come ha sottolineato Leo, è quello di muoversi all’interno di un perimetro molto ristretto, quello che consente di non gravare troppo sui conti pubblici.
La detassazione della tredicesima, quindi, resta un obiettivo nella riforma dell’Irpef, ma si devono fare i conti sempre e comunque con le coperture a disposizione che non bastano mai per tutti gli interventi in programma. La detassazione delle tredicesime, quindi, si trasforma in un bonus Befana, visto che arriva a inizio gennaio.
«Le risorse saranno date nei primi giorni di gennaio 2025 e innescheranno un meccanismo virtuoso per l’economia. Chi prende questi 100euro non penso li metta sotto il materasso. Ci acquisterà i regali per l’epifania e, quindi, li metterà nell’economia» ha affermato Leo.
Il Bonus Befana ci sarà?
Il decreto legislativo che comprende anche il bonus Befana è stato approvato dal Consiglio dei Ministri poco prima del 1° maggio, ma attualmente è fermo alla Ragioneria. A settembre, quando i parlamentari rientreranno dalla pausa estiva dovranno discuterne insieme a tutte le altre misure che sono rimaste in stand by.
Anche se, sicuramente, c’è tutto il tempo per approvare il bonus Befana, visto che dovrebbe approdare in busta paga a gennaio 2025, a colpire è l’enorme ritardo di oltre 4 mesi.
I primi dettagli della misura, infatti, sono stati resi noti proprio da Maurizio Leo, alla vigilia del 1° maggio. Sfumata del tutto l’ipotesi della promessa detassazione della tredicesima per il 2024, le famiglie per ottenere i promessi 80/100 euro, dovranno attendere l’inizio del prossimo anno.
Anche se il bonus doveva riguardare la tredicesima 2024, che sarebbe dovuta essere detassata come le altre mensilità di retribuzione, per una questione di risorse è stato fatto slittare a gennaio. A beneficiarne saranno le famiglie monoreddito con almeno un coniuge e un figlio a carico (o alle famiglie monogenitoriali) e con un reddito da lavoro dipendente complessivo che non supera i 28.000 euro. A erogarlo dovrebbe essere il sostituto di imposta nei primi giorni di gennaio (probabilmente con la busta paga di dicembre) e sarà erogato sul reddito 2024.
© RIPRODUZIONE RISERVATA