Bonus busta paga o taglio delle accise per la benzina? La decisione del governo

Alessandro Nuzzo

19 Agosto 2023 - 11:00

Dopo gli aumenti del costo della benzina quale soluzione intende proporre il governo per arginare il problema? Il taglio delle accise non sembra in programma.

Bonus busta paga o taglio delle accise per la benzina? La decisione del governo

Da alcune settimane si sta registrando un’impennata del costo di benzina e diesel su tutto il territorio nazionale. Dopo la notizia del distributore che alcuni giorni fa sulla Milano-Varese proponeva la benzina a 2,70 al litro, si è riacceso il dibattito su come arginare il problema.

Lo scorso anno il governo Draghi per fronteggiare il caro carburanti che arrivò a prezzi folli e ben oltre la soglia mai raggiunta dei 2 euro al litro sia per benzina che per diesel, tagliò le accise. Questo permise di far scendere di nuovo il prezzo sotto la soglia dei 2 euro ma comportò anche per lo Stato introiti inferiori per circa 9 miliardi. Una volta giunta al governo Giorgia Meloni, l’esecutivo ha deciso di reinserirle a partire dal 1° gennaio di quest’anno e sfruttare le entrare per metter più soldi in tasca agli italiani con il taglio del cuneo fiscale.

Quindi chi, alla luce dei nuovi aumenti, sperava in un nuovo taglio della accise, resterà deluso. A confermare che il governo al momento non prevede alcun taglio per abbassare il costo del carburante, è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che in un’intervista ad Agorà su Raitre, ha fatto intendere che la soluzione non è fattibile.

Urso ha detto che le accise fruttano allo Stato 1 miliardo di euro al mese. «Se riproponessimo la misura fatta dal governo Draghi, dovremmo trovare in altro modo, con altre tasse, 12 miliardi di euro l’anno, ovvero più di quello che costava il Reddito di cittadinanza» - ha detto.

Il reintegro delle accise dopo lo stop del governo Draghi arrivò perché l’esecutivo preferì spendere quei soldi sul taglio del cuneo fiscale. Ed è proprio questo l’obiettivo: renderli strutturali in busta paga ai salari più bassi e alle famiglie più numerose.

"In questo modo possiamo aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con l’inflazione e per dare uno stimolo al sistema produttivo attraverso i consumi” - ha detto il ministro Urso che ha comunque ribadito come nel nostro paese il costo industriale di benzina e diesel è comunque il più basso d’Europa, dietro a Germania, Francia e Spagna ma lì la pressione fiscale e le accise sono inferiori e i prezzi restano accettabili.

Perché è aumentato il prezzo della benzina?

Dopo alcuni giorni di crescita costante, il costo di benzina e diesel in Italia si sta stabilizzando e resta con una media di 1,928 euro per il gasolio e 2,019 euro al litro per la benzina. Secondo il ministro Urso i motivi di questi aumenti sono dovuti alla decisione dei paesi Opec insieme alla Russia di tagliare la produzione per far salire il costo al barile. In un periodo questo di forte domanda dato lo spostamento turistico con la conseguenza che a pagare le spese sono sempre i consumatori finali costretti ad ingoiare il rospo e ad andare avanti.

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