Esiste un bonus casalinghe? Sì, ma non prevede alcun contributo in denaro. Si tratta piuttosto di un’interessante opportunità formativa, rivolta anche agli uomini.
Se vi è capitato d’imbattervi nell’annuncio di un nuovo bonus riconosciuto alle casalinghe dovete sapere che questo non corrisponde a un aiuto in denaro.
È bene essere chiari fin dal principio: a differenza del bonus 200 euro - che in alcuni casi spetta anche ai disoccupati - il cosiddetto bonus casalinghe non prevede alcun contributo per chi lo richiede. Semplicemente si tratta di un’interessante opportunità formativa, rivolta sia alle donne che agli uomini che non sono impegnati né in un’attività lavorativa, né formativa.
Si parla di bonus casalinghe per due motivi: il primo è che i percorsi formativi devono essere destinati a coloro che svolgono prevalentemente attività in ambito domestico, mentre il secondo è che in fase d’iscrizione i singoli enti accreditati dovranno dare precedenza alle donne.
Questo è stato introdotto dal decreto Agosto, convertito nella legge n.126/2020, ma se ne è tornato a parlare in questi giorni visto che il ministero delle Pari opportunità ha pubblicato il bando con cui vengono date agli enti che desiderano accreditarsi le informazioni per farlo.
Bonus casalinghe 2022
Bonus casalinghe 2022: cos’è
Il bonus casalinghe non è un vero e proprio contributo in denaro, ma si tratta di un Fondo per la formazione delle casalinghe e dei casalinghi istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle Finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, con una dotazione di 3 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020.
Il bonus casalinghe e casalinghi 2022 è destinato, come si legge nel testo del decreto convertito: «a coloro che svolgono attività nell’ambito domestico, in via prioritaria delle donne, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico, iscritte e iscritti all’assicurazione obbligatoria di cui all’articolo 7 della legge 3 dicembre 1999, n. 493».
A chi si rivolge il bonus
Come detto sopra, è più corretto parlare di bonus casalinghe e casalinghi visto che tali opportunità formative si rivolgono sia agli uomini che alle donne, con quest’ultime che però avranno la precedenza in fase d’iscrizione.
Ma per quale motivo ci si rivolge espressamente a casalinghe e casalinghi? Come viene accertato che chi richiede tale bonus svolge prevalentemente attività in ambito domestico? Semplicemente, viene stabilito che il requisito essenziale per poter partecipare alle attività formative finanziate con il bonus casalinghe è quello di aver stipulato l’assicurazione contro gli infortuni domestici dell’Inail.
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Bonus casalinghe: come funziona
Come abbiamo anticipato, il bonus casalinghe non consiste in un contributo economico diretto, ma di un credito per la formazione delle casalinghe, finalizzato allo sviluppo di competenze utili a incentivare e favorire l’accesso al mercato del lavoro.
Come si legge nel testo del decreto Agosto convertito, il bonus casalinghe 2022 è volto in particolare «all’acquisizione di competenze digitali, funzionali all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle attività di cura».
La stessa indicazione è stata data anche dal ministero delle Pari opportunità con il bando pubblicato nei mesi scorsi, con scadenza il 31 marzo 2022, con il quale sono state date le indicazioni agli enti formativi che intendono accreditarsi.
Nel dettaglio, nello stesso bando è stata data indicazione di quali attività dovranno essere finanziate, o meglio su quali materie dovranno vertere i singoli corsi:
- alfabetizzazione su informazioni e dati: ricerca delle informazioni sul web tramite motori di ricerca, riconoscimento delle fake news e archiviazione delle informazioni nel cloud, valutazione e gestione di dati, informazioni e contenuti in rete;
- creazione di contenuti: scrittura, produzione, elaborazione e modifica dei contenuti digitali quali tabelle, immagini, file audio, con utilizzo di software per la produttività individuale (preferibilmente open source) e individuazione di semplici regole di copyright e licenze da applicare a dati, informazioni digitali e contenuti;
- comunicazione e collaborazione: conoscenza e utilizzo degli strumenti di collaborazione e comunicazione digitali e online, quali e-mail, chat e videoconferenze, social network, sistemi di messaggistica, cartelle e documenti condivisi;
- risoluzione dei problemi inerenti ai principali profili software e hardware dei dispositivi elettronici e informatici: riavviare il computer, installare o disinstallare un programma, verificare la connessione internet;
- sicurezza: protezione dei propri dispositivi, protezione dei propri dati e della propria privacy negli ambienti digitali, conoscenza delle norme sulla privacy, protezione di sé stessi e degli altri da possibili pericoli negli ambienti digitali (ad es. cyberbullismo), conoscenza dell’impatto ambientale dell’utilizzo delle tecnologie, sicurezza negli acquisti online, protezione dalle frodi online, tutela della salute nell’utilizzo di strumenti ed ambienti digitali, sicurezza dei figli nell’uso della rete;
- servizi al cittadino: conoscenza sui servizi digitali al cittadino offerti dalla pubblica amministrazione, con attenzione, in particolare, all’utilizzo di Spid, dei pagamenti elettronici, dell’app Io, dei servizi comunali, Inps e dell’Agenza delle Entrate;
- gestione domestica: conoscenza e utilizzo di semplici strumenti digitali per l’organizzazione e l’impostazione del budget domestico.
Sarà fondamentale che ogni corso vada a toccare tutti i suddetti ambiti, con casalinghe e casalinghi che quindi potranno formarsi a 360 gradi.
Si ricorda in ogni caso che la partecipazione al corso sarà in modalità telematica, tramite dei webinar di almeno 3 ore per ogni argomento trattato. Nessun obbligo di frequenza, visto che questi potranno essere visionati anche in un successivo momento. La durata massima del corso è di 12 mesi, con rilascio di un attestato al termine di una prova di valutazione finale sulle competenze acquisite.
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Come richiedere il bonus casalinghe e casalinghi
Il bonus in oggetto non va richiesto, anche perché come più volte sottolineato non prevede alcun contributo a carico della casalinga. Semplicemente si potrà partecipare all’iniziativa inviando apposita domanda d’iscrizione a uno dei corsi che verranno accreditati dal ministero delle Pari opportunità.
Al momento non serve affrettarsi visto che l’elenco degli enti accreditati non è stato ancora pubblicato (come visto sopra, fino al 31 marzo il ministero ha raccolto le candidature e in questo momento è in atto la fase istruttoria).
Non appena l’elenco sarà disponibile basterà scegliere il corso che più interessa e inviare la propria candidatura, seguendo quelle che sono le modalità indicate dall’ente di formazione scelto.
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