Per le famiglie è tempo di organizzare l’estate dei più piccoli. Tra centri estivi e campiscuola, quest’anno potrebbero esserci problemi con i bandi. Ecco quali sono i requisiti e come trovarli.
Si avvicinano le vacanze estive e per molte famiglie è tempo di organizzare l’estate dei più piccoli, tra centri estivi e vacanze organizzate. Non c’è un attimo di “riposo”, dopo le feste pasquali è tempo di pensare a quando la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado chiuderanno per il periodo estivo. Quest’anno il calendario scolastico indica l’inizio delle vacanze estive nella prima settimana di giugno e la conclusione la seconda metà di settembre.
Un lungo periodo, come sempre, che per i genitori impegnati nel lavoro vuol dire organizzazione certosina delle giornate. In questo contesto gli scorsi anni era stato previsto un bonus baby sitting che poteva essere speso per coprire l’iscrizione ai centri estivi o altri servizi integrativi per l’infanzia come il camposcuola. Al momento però non sono state previste proroghe al bonus baby sitting e le Regioni non hanno tutte risposte all’appello dei genitori e dei tutori.
Esistono realtà locali o di associazioni che hanno creato iniziative per aiutare le famiglie e permettere ai più piccoli di passare l’estate in centri estivi e luoghi di attività.
Bonus centri estivi 2022: dove trovarli e come funzionano
Quest’anno la programmazione famigliare dell’estate potrebbe essere complicata. Infatti non è più possibile richiedere il bonus baby sitting, quello che serviva anche per coprire l’iscrizione ai centri estivi e ai campiscuola per il periodo di chiusura delle scuole.
Il bonus baby sitting non è stato prorogato e al momento non esistono bandi nazionali per coprire il periodo estivo. L’organizzazione dell’estate si fa quindi più complicata, ma è presto per disperare. Infatti qualcosa si sta muovendo. In ogni caso è bene tenere sotto controllo i siti e le comunicazioni ufficiali da parte degli enti regionali.
All’uscita del bando, bisogna seguire i passaggi per completare la domanda per la richiesta del bonus, rispettando i requisiti economici, pena l’esclusione.
Bonus centri estivi 2022: quali bandi sono già usciti
Senza bandi nazionali per i centri estivi 2022, ci devono pensare le realtà locali e regionali a colmare il vuoto. Capofila tra le regioni è l’Emilia Romagna, che ha deciso di sostenere le famiglie mettendo sul piatto 6 milioni di euro dal Fondo sociale europeo. La decisione della Regione potrebbe convincere altre a seguire la stessa strada.
L’Emilia Romagna, per esempio, ha avviato il bando per finanziare la frequenza dei centri estivi ai bambini tra i 3 e i 13 anni (17 anni in caso di disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992), cioè per i nati tra il 2009 e il 2019. Alle famiglie con attestazione Isee non superiore a 28 mila euro spetta un sostegno economico di 336 euro a figlio (112 euro a settimana).
Un altro bando pubblicato per i centri estivi è quello destinato agli avvocati e ai praticanti avvocati (iscritti alla Cassa o in corso di iscrizione). I requisiti sono semplici:
- non beneficiare di rimborso da parte di altri enti;
- avere un reddito non superiore a 65 mila euro relativo all’anno 2021.
Nel caso della regione e in quello degli avvocati, la domanda va trasmessa online e l’assegnazione del buono dipenderà dai requisiti rispettati, ma anche dalla priorità cronologica dell’invio della domanda. Infine l speranza, in assenza di un sostegno nazionale per l’iscrizione dei più piccoli ai centri estivi, è che l’esempio positivo di enti e regioni possa ampliare il numero di realtà a sostegno della famiglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA