A chi spetta il bonus chef previsto dalla scorsa Legge di Bilancio e per quali spese? Si attende ancora il decreto attuativo con tutti i dettagli operativi.
Come funziona il bonus chef 2021? Si tratta di un credito d’imposta spettante a cuochi professionisti di alberghi e ristoranti, che può arrivare fino a un importo di 6.000 euro.
Beneficiari di questo bonus, secondo il testo della Legge di Bilancio 2021 (quindi parliamo della manovra di quest’anno, quella vecchia per intenderci), sono i cuochi sia dipendenti che a partita IVA.
Di seguito vediamo quali sono le spese ammesse, anche se a dare il via in modo ufficiale al bonus deve essere un decreto attuativo tra i ministeri del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo Economico, e che però dopo dieci mesi ancora non è stato emanato.
Bonus chef fino a 6.000 euro: a chi spetta?
La Legge di Bilancio 2021 prevede un interessante bonus destinato a chi lavora nelle cucine di alberghi e ristoranti: un credito d’imposta che può arrivare fino al 40% delle spese sostenute fino a un massimo di 6.000 euro.
A chi spetta questo credito d’imposta? Il bonus potrà essere richiesto dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti che come autonomi con partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0.
Il credito d’imposta può essere utilizzato per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale “strettamente funzionali all’esercizio dell’attività” tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021.
Il bonus non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap.
Bonus chef in Legge di Bilancio 2021: per quali spese?
Il bonus chef può essere utilizzato soltanto per determinate spese, individuate dal comma 118 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio.
Le spese ammissibili al credito d’imposta sono:
- l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
- strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Il bonus ammonta a un massimo di 6.000 euro. Il budget complessivo stanziato per la misura ammonta a 1 milione di euro per il 2021. Lo stesso platfond è stato stanziato anche per gli anni 2022 e 2023.
Il credito è utilizzabile in compensazione mediante F24.
È possibile la cessione del credito ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari.
Tutte le regole per la fruizione del bonus dovranno essere regolate da un decreto interministeriale tra MEF, Ministero del lavoro e MiSE, di cui si attende ancora la pubblicazione.
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