Bonus anche per chi lavora in nero nel decreto Cura Italia in arrivo ad aprile: l’importo, però, sarà più basso rispetto a quanto previsto per la generalità dei lavoratori.
Coronavirus: tra gli aiuti economici che verranno introdotti nel Decreto Cura Italia in arrivo ad aprile (dovrebbe essere approvato prima di Pasqua) ce ne sarà anche uno per chi lavora in nero.
Nonostante sembra siamo arrivati al picco, l’emergenza Coronavirus non si placa ed è per questo che il lockdown proseguirà ancora per qualche settimana, con le attività non essenziali che dovrebbero restare chiuse almeno fino al 18 aprile, se non per tutto il mese. Questa decisione presa per tutelare la salute dei cittadini avrà comunque delle ripercussioni inevitabili sul piano economico visto che molti si troveranno per il secondo mese consecutivo senza percepire uno stipendio.
Se per le Partite IVA sono in arrivo i 600,00€ del bonus e per i lavoratori dipendenti in regola presto verrò pagata la cassa integrazione (qui le informazioni su quale sarà l’importo), ci sono delle categorie di persone che necessitano urgentemente di un aiuto in quanto sono stati esclusi dalle misure previste dal Decreto Cura Italia del mese scorso.
Pensiamo ad esempio a coloro che lavorano in nero, ad esempio nei cantieri (la maggior parte dei quali da poche settimane sono fermi) ma anche in bar e ristoranti.
Bisogna considerare che la mancanza di un contratto spesso non è da imputare al lavoratore, quanto al datore di lavoro che incurante delle sanzioni previste preferisce risparmiare facendo lavorare in nero i propri dipendenti. Perché quindi penalizzare ulteriormente quella fascia di lavoratori che - spesso per mancanza di alternativa - sono costretti ad accontentarsi di un impiego senza contratto e - di conseguenza - senza tutele?
Ecco perché il Governo sta pensando di prevedere nel prossimo decreto Cura Italia un sostegno economico per quei cittadini “invisibili”, ovvero per quelli che in questi mesi non hanno possibilità di appoggiarsi né a bonus e ammortizzatori sociali (quale ad esempio il reddito di cittadinanza) né tantomeno ad uno stipendio.
Secondo le ultime anticipazioni in merito chi lavora in nero verrà incluso nel reddito di emergenza e per i mesi di aprile e maggio godrà di un sostegno economico di qualche centinaia di euro. Sembra però che l’importo per chi lavora in nero sarà più basso rispetto a quello riconosciuto agli altri lavoratori inclusi nella platea dei beneficiari del reddito di emergenza; si tratterà, quindi, di un mini-bonus.
Reddito di emergenza: quanto spetta a chi lavora in nero
Con il reddito di emergenza verrà riconosciuto un bonus - per le mensilità di aprile e maggio - a tutti quei lavoratori penalizzati dal lockdown deciso dal Governo per limitare il contagio da Coronavirus.
Andrà ai lavoratori precari, agli stagionali, ai lavoratori a tempo determinato a cui rischia di non essere rinnovato il contratto.
Per questi il reddito di emergenza dovrebbe avere un importo di 800,00€ mensili, senza alcuna distinzione. Ci saranno differenze, però, per quei 3,5 milioni di persone che lavorano in nero, visto che l’Esecutivo ritiene sia comunque necessaria una differenziazione da coloro che a causa del Coronavirus rischiano di perdere un contratto di lavoro o anche per chi è stato costretto a chiudere per qualche mese la propria attività (anche per le P.IVA, infatti, il bonus sarà pari ad 800,00€).
Ecco perché si sta pensando di dimezzare l’importo del bonus per quei lavoratori che dichiarano di lavorare in nero (non è ancora chiaro il modo in cui il Governo li andrà ad individuare): per loro, quindi, il sostegno mensile dovrebbe essere di 400,00€ ad aprile e di altrettanti 400,00€ a maggio. Non si esclude una proroga per giugno, ma questo dipenderà da quanto ancora resteranno in vigore le misure restrittive introdotte dal Governo.
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