Bonus mamme 2025 è confermato, ma non per tutte. Requisiti e importi

Patrizia Del Pidio

16 Ottobre 2024 - 11:46

La decontribuzione per le mamme per il 2025 è prevista anche per il 2025, ma solo per le mamme con almeno 3 figli.

Bonus mamme 2025 è confermato, ma non per tutte. Requisiti e importi

Il bonus mamme e confermato anche per il 2025 e non serve necessariamente una proroga nella Legge di Bilancio 2025, perchè ha durata naturale fino al 31 dicembre 2026 per le mamme con tre figli.

La proroga, invece, sarebbe servita per le mamme con due figli, visto che il bonus, in questo caso, era previsto in via sperimentale solo fino al 31 dicembre 2024. Nella versione della Legge di Bilancio approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri, però, nessun accenno all’eventuale riconferma. Non è contenuto nulla, per quello che riguarda la misura, neanche per le autonome alle quali si era parlato di estendere lo sgravio contributivo.

Bonus mamma 2025 e il nodo risorse

Per rifinanziare tutte le misure che erano state previste solo per il 2024 la manovra avrebbe richiesto 18 miliardi a cui si dovevano aggiungere interventi nuovi richiesti dalle forze politiche che fanno lievitare le coperture necessarie a 30 miliardi. Come già annunciato, però, la Legge di Bilancio non può essere in deficit e trovare i finanziamenti per tutte le misure è molto difficile.

Diverse misure non saranno riconfermate per il 2025 e tra di esse c’è anche il bonus mamme in busta paga per le donne che hanno due figli.

Bonus mamme, è una priorità?

Gli interventi che si vogliono realizzare con la manovra sono moltissimi e, anche se il bonus mamme in busta paga è una priorità per molte forze politiche, il nodo delle risorse e la scarsa adesione delle mamme lavoratrici hanno messo, per ora, a rischio la sua proroga per chi ha due figli, mentre non è in discussione la presenza della decontribuzione per le mamme che hanno almeno tre figli.

Anche se il destino del bonus mamme per le lavoratrici con due figli sembra essere in bilico, nulla è ancora confermato visto che la Legge di Bilancio deve ancora percorrere tutto il suo iter parlamentare (con presentazione di diversi emendamenti).

Da considera, infine, che il bonus per le mamme che lavorano è nato come uno strumento per incentivare le nascite in Italia, dove la media è di 1,2 bambini per ogni donna. Il bonus, quindi, è abbastanza blindato e c’è anche chi ipotizzava un suo possibile ampliamento anche alle lavoratrici autonome, di cui però, per ora, non c’è traccia nel testo della manovra.

Requisiti per il diritto al bonus mamma 2025

Il bonus mamme spetta indipendentemente dal reddito alle mamme che hanno almeno 3 figli fino al 31 dicembre 2026, o fino al compimento dei 18 anni di età del figlio più piccolo, nel caso avvenga prima della fine del 2026.

Per queste lavoratrici è riconosciuto li sgravio totale dei contributi a loro carico (il 9,19% dell’imponibile contributivo). Non esiste un limite di reddito massimo entro cui la lavoratrice deve restare per avere diritto al beneficio e, pertanto, spetta a tutte le mamme con almeno 3 figli.

Importo del bonus mamma in busta paga

L’esonero è riconosciuto nel limite massimo di 3.000 euro l’anno e questa significa che l’importo massimo lordo che potrebbe spettare a ogni mamma lavoratrice è di 250 euro al mese.

Se il rapporto di lavoro è instaurato in corso di mese, la soglia deve essere riproporzionata nella misura di 8,06 euro al giorno (la spettanza mensile suddivisa per 31 giorni).

Da considerare, però, che per le mamme con redditi fino a 35.000 euro il bonus riconosciuto è inferiore, visto che alle stesse spetta il taglio del cuneo fiscale riconosciuto al 7% per redditi fino a 28.000 e al 6% per redditi fino a 35.000 euro.

Il beneficio reale derivante dal bonus mamme, fintanto che sarà in vigore il taglio del cuneo fiscale, è pari al 3,19 per le mamme che hanno reddito da lavoro fino a 28.000 euro e del 2,19% per tutte le altre.

A quanto ammonta il reale aumento in busta paga per le lavoratrici? Abbiamo realizzato una tabella che riporta gli aumenti mensili lordi spettanti (comprensivi anche dell’eventuale taglio al cuneo fiscale):

Importo stipendioAumento in busta paga mensile lordo
€ 1.000 € 91,9
€ 1.100 € 101,09
€ 1.200 € 110,28
€ 1.300 € 119,47
€ 1.400 € 128,66
€ 1.500 € 137,85
€ 2.000 € 182
€ 2.500 € 229,75
€ 2.692 € 247,39

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