Bonus mobili 2024, cos’è, come funziona e importi (anche per elettrodomestici)

Patrizia Del Pidio

02/01/2024

Bonus mobili anche nel 2024, ma con importi più bassi sul tetto massimo di detrazione consentito. Vediamo le novità.

Bonus mobili 2024, cos’è, come funziona e importi (anche per elettrodomestici)

Bonus mobili 2024 riconfermato con una modifica al tetto di spesa su cui fruire della detrazione al 50% per l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. La Legge di Bilancio 2024, è intervenuta sul beneficio riducendolo e portando il tetto di spesa su cui è previsto a un massimo di 5.000 euro (con un rsparmio massimo di 2.500 euro).

Vediamo cos’è il bonus mobili, come funziona, anche per gli elettrodomestici, e le novità per il 2024, visto che la guida dell’Agenzia delle Entrate predisposta con le novità 2023 era valida solo fino alla fine dell’anno scorso e che ci sono delle modifiche previste dalla manovra 2024. Le novità, però, non incidono sulla modalità in cui il bonus funziona che, quindi, resta sostanzialmente invariata ache per il 2024, e neache sui beneficiari, ma interviene solo l’importo limite che è possibile portare in detrazione.

Il grande cambiamento riguarda la soglia massima di spesa agevolata, che fino al 31 dicembre 2023 era di 8 mila euro, e nel 2024 è diminuita a 5 mila euro, con l’aliquota di detrazione sempre al 50%. Il bonus mobili il prossimo anno, quindi, ammonta a un massimo di 2.500 euro come era stato previsto dalla Legge di Bilancio dello scorso anno.

Non cambia, invece, la natura del bonus mobili che prevede sempre una detrazione Irpef del 2024 per l’acquisto di mobili destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione. La “dipendenza” dal bonus ristrutturazione rimane e, quindi, è necessario effettuare lavori di recupero del patrimonio edilizio per poter chiedere l’agevolazione sugli arredi.

Cos’è il bonus mobili?

Il bonus mobili, introdotto dall’articolo 16, comma 2 del Dl 63/2013, consiste in una detrazione Irpef pari al 50% sulle spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici (fino a determinati limiti) destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione edilizia con bonus ristrutturazione.

Il diritto al bonus mobili, quindi, non si limita all’acquisto dei mobili, ma è necessario che siano in corso dei lavori di ristrutturazione per i quali si abbia diritto alla fruizione della detrazione al 50% prevista dal bonus ristrutturazione.

I vantaggi del bonus mobili 2024

Il bonus mobili spetta indipendentemente dalla spese sostenute per la ristrutturazione dell’immobile e permette di godere di una detrazione al 50% su un importo massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare ristrutturata.

Il bonus consente di acquistare fino al 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici. Per questi ultimi la detrazione è subordinata alla classe energetiva dell’elettrodomestico e sono ammessi:

  • non inferiori alla classe A per i forni;
  • non inferiori alla classe E per lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Per quel che riguarda i mobili, invece, va sottolineato che devono essere nuovi e vi rientrano, a titolo esemplificativo:

  • letti;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • tavoli;
  • sedie;
  • comodini;
  • divani;
  • poltrone;
  • credenze;
  • materassi;
  • apparecchi di illuminazione.

È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.

Per poterne fruire è necessario avere realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni (quindi dal 1° gennaio 2023 devono essere stati realizzati interventi di ristrutturazione per poter fruire del bonus mobili 2024).

Chi sono i beneficiari del bonus mobili 2024?

I contribuenti che possono fruire del bonus mobili, trainato dal bonus ristrutturazione, sono coloro assoggettati all’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) che sono titolari, allo stesso tempo anche della detrazione Irped prevista per i lavori di recupero del patrimonio edilizio (bonus ristrutturazioni).

In uno schema riassuntivo possiamo, quindi, sostenere che beneficiari del bonus mobili ed elettrodomestici sono:

  • soggetti Irpef che sostengano le spese al di guori dell’attività di impresa;
  • società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese individuali, imprese familiari a patto che i mobili acquistati siano destinati a immobili merci o strumentali;
  • soci di cooperative.

Eclusi dalla fruizione della detrazione al 50% su acquisto di mobili ed elettrodomestici sono, quindi, tutti i soggetti che non pagano l’Irpef, compresi gli incapienti e i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario.

Per poter beneficiare del bonus mobili il soggetto che acquista gli arredi deve essere o proprietario o nudo proprietario dell’immobile. In ogni caso deve detenere un reale diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione, diritto di superficie) sull’immobile.

A fruire del bonus mobili possono essere anche:

  • locatari;
  • comodatari;
  • familiari conviventi;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile anche se questo è intestato all’altro coniuge;
  • conviventi di fatto.

Determinante, in caso sia un familiare o un coniuge del proprietario a poter beneficiare del bonus mobili, che anche le spese per il recupero del patrimonio edilizio siano state sostenute dallo stesso soggetto.

Bonus mobili 2024: lavori ammessi

Come abbiamo specificato, quindi, la fruizione del bonus mobili, nel 2023, ma anche nel 2024, è subordinata ad interventi edilizi che danno diritto alla detrazione al 50% prevista dal bonus ristrutturazione. Quali sono questi interventi edilizi?

Per avere diritto al bonus mobili 2024, l’immobile da arredate deve essere oggetto di interventi che rientrano:

  • nella manutenzone straordinaria:
  • nel restauro e il risanamento conservativo;
  • la ristrutturazione edilizia del singolo appartamento;
  • la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi (solo se è stato dichiarato stato di emergenta).

Gli acquisti che rientrano nel bonus mobili 2024

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di esempi pratici per le spese ammesse in detrazione per il bonus mobili ed elettrodomestici seguendo quanto indicato nella guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata al mese di gennaio 2023.

Bonus mobili 2023
Guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a gennaio 2023

Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 8mila euro nel 2023 e di 5mila euro nel 2024, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Per la fruizione della detrazione, in ogni caso, bisogna sempre fare riferimento alla capienza fiscale del beneficiario (chi ha sostenuto la spesa), in mancanza della quale, in tutto o in parte, il beneficio va perduto.

La detrazione non utilizzata, tra l’altro, non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.

Inizio lavori per diritto al bonus mobili 2024

In linea generale, il bonus mobili si applica sugli acquisti sostenuti dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2024 (con la proroga attuale) ma è necessario fornire alcuni chiarimenti.

Il meccanismo su cui si basa il bonus mobili è a scalare, ovvero:

  • se i lavori sono iniziati dal 2023, sono agevolati gli acquisti eseguiti fino a fine 2024;
  • se i lavori sono iniziati dal 2022, sono agevolati gli acquisti eseguiti fino a fine 2023;
  • se i lavori sono iniziati dal 2021, sono agevolati gli acquisti eseguiti fino a fine 2022;
  • se sono iniziati dal 2020, rientrano gli acquisti effettuati fino a fine 2021;
  • se sono iniziati dal 2019, gli acquisti che rientrano nel bonus sono quelli effettuati fino a fine 2020.

L’altro vincolo del bonus mobili è sempre legato alla tempistica dell’acquisto dei mobili. I nuovi arredi o elettrodomestici per cui si vuole usufruire della detrazione, infatti, devono essere necessariamente acquistati dopo l’inizio dell’intervento di ristrutturazione.

Bonus mobili 2024, i nuovi importi detraibili

La soglia di spesa agevolata del bonus mobili continua a cambiare: il limite per il 2023 (8.000 euro) viene diminuito a 5 mila euro nel 2024.

La manovra interviene nuovamente sul limite di spesa ma non cambia la struttura del bonus mobili. L’aliquota della detrazione rimane al 50% per l’acquisto di arredi e di:

  • forni di classe non inferiore alla A;
  • lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alle E;
  • frigoriferi, congelatori e altre apparecchiature dotate di etichetta energetica di classe non inferiore alla F.

Rimane anche il “gemellaggio” col bonus ristrutturazione, cioè per usufruire del bonus mobili è necessario effettuare interventi di recupero del patrimonio edilizio dal 1° gennaio.

Bonus mobili: quando spetta nel 2024?

Il requisito fondamentale per avere accesso alle detrazioni del bonus mobili ed elettrodomestici è avere iniziato interventi di ristrutturazione prima dell’acquisto degli arredi e degli elettrodomestici. L’Agenzia delle Entrate, infatti, chiarisce che la detrazione spetta solo al contribuente che “usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio”.

In pratica, questo significa che se un coniuge paga le spese per ristrutturare l’immobile, e l’altro si occupa dell’acquisto dei mobili, il bonus arredi non spetta a nessuno dei due.

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

Per ottenere la detrazione si deve indicare la spesa sostenuta nel modello 730 oppure modello Redditi Persone Fisiche.

Il bonus mobili spetta, infine, anche quando i mobili e gli elettrodomestici acquistati sono destinati a un immobile il cui intervento di ristrutturazione è stato realizzato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Comunicazione Enea per il bonus mobili

Tra gli adempimenti necessari per avere accesso al bonus mobili c’è la comunicazione Enea.

Il bonus elettrodomestici rientra tra gli interventi soggetti all’obbligo di trasmissione dei dati all’Enea, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e in vigore anche negli anni successivi.

L’Enea ha pubblicato una guida rapida per l’utente e, secondo quanto indicato, per beneficiare del bonus elettrodomestici è dunque obbligatorio comunicare i dati relativi alle spese sostenute per l’acquisto di:

  • forni;
  • frigoriferi;
  • lavastoviglie;
  • piani cottura elettrici;
  • lavasciuga;
  • lavatrici.

La scadenza per l’invio è fissata a 90 giorni dalla data di collaudo.

Bonus mobili 2024: i documenti da conservare

Per poter usufruire del bonus mobili gli acquirenti dovranno presentare specifica documentazione che attesti l’avvenuta compravendita all’Agenzia delle Entrate.

I documenti che bisognerà aver cura di conservare sono i seguenti:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

È fondamentale, come abbiamo visto, dimostrare i lavori di ristrutturazione siano iniziati in una data precedente a quella di acquisto di mobili ed elettrodomestici.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’ASL, se è obbligatoria.

Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Come pagare per avere il bonus mobili 2024

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello parlante (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento (circolare n. 7/2017). In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

L’Agenzia delle Entrate ricorda che, per i pagamenti con carte di credito o debito, la data di pagamento sarà quella individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

Niente sconto in fattura e cessione del credito per il bonus mobili 2024

Nemmeno per il 2024 il bonus mobili (e anche il bonus per giardini e terrazze) si potrà usare tramite cessione del credito o sconto in fattura.

L’unico modo per poterne beneficiare, quindi, resta la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi che permetterà di recuperare le somme in dieci quote annuali di pari importo, ferma restando la capienza fiscale del beneficiario (che ricordiamo avrà diritto anche alla detrazione per il bonus ristrutturazioni).

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