Bonus partite IVA a fondo perduto: chi può scegliere tra bonifico e credito d’imposta nel Sostegni bis

Rosaria Imparato

11/05/2021

Bonus partite IVA del decreto Sostegni bis, chi può scegliere la modalità di erogazione tra bonifico sul conto corrente e credito d’imposta da usare in compensazione?

Bonus partite IVA a fondo perduto: chi può scegliere tra bonifico e credito d’imposta nel Sostegni bis

Fondo perduto del decreto Sostegni bis: alcune partite IVA possono scegliere la modalità di erogazione del bonus, quindi come bonifico accreditato sul conto corrente oppure come credito d’imposta.

Secondo la normativa del Sostegni bis (che tuttavia ancora deve essere approvato) la scelta per la modalità di erogazione è obbligata tranne che in due casi: se il titolare di partita IVA non ha ancora ricevuto il primo fondo perduto e nella domanda per il contributo alternativo.

Bonus partite IVA a fondo perduto: chi può scegliere tra bonifico e credito d’imposta nel Sostegni bis

I nuovi contributi a fondo perduto, in base alle ultime informazioni disponibili sul decreto Sostegni bis, si baseranno si un doppio binario:

  • chi ha già ricevuto il primo fondo perduto riceverà una replica del contributo, erogato nello stesso modo e con lo stesso importo;
  • chi non ha fatto domanda per il primo fondo perduto e chi ha avuto perdite di fatturato nel 2021 può presentare istanza per il contributo alternativo.

Questo significa che chi ha già ottenuto il primo contributo a fondo perduto del Sostegni bis non ha facoltà di scegliere la modalità di erogazione del secondo.

Bonus partite IVA, fondo perduto a scelta per chi non ha fatto domanda e per chi non l’ha ancora ottenuto

Se la possibilità di scelta viene negata a chi ha già ottenuto il primo fondo perduto, la porta rimane aperta per due categorie:

  • chi non ha fatto domanda finora, e quindi richiede il fondo perduto alternativo (le modalità verranno definite con un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate);
  • chi non ha ancora ottenuto il pagamento del primo fondo perduto.

Se per la prima categoria appare scontato, visto che si tratterebbe di una domanda ex novo, la situazione è diversa per le partite IVA appartenenti al secondo tipo.

Chi ha già fatto domanda ma è ancora in attesa del riconoscimento del contributo può modificare la propria istanza: nella sezione “consultazione esito” si può controllare lo stato di lavorazione della domanda e del pagamento.

Se ancora non è stato riconosciuto, il titolare di partita IVA può inviare una nuova domanda cambiando la modalità di pagamento.

Bonus partite IVA a fondo perduto: domande per il primo Sostegni fino al 28 maggio

L’ultima categoria ancora in tempo per scegliere la modalità di erogazione dei due contributi è chi ancora non ha fatto domanda per il primo fondo perduto del DL Sostegni.

La domanda si può inoltrare fino al 28 maggio. I requisiti sono:

  • fatturato non superiore a 10 milioni di euro;
  • calo del fatturato/corrispettivi di almeno il 30% tra il 2020 e il 2019.

Chi ancora non ha fatto domanda dovrà tenere presente che la modalità di erogazione scelta sarà valida anche per il secondo contributo a fondo perduto.

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