Bonus pompa di calore dal 50% al 65%, ultimi mesi per approfittarne

Nadia Pascale

20 Settembre 2024 - 09:11

Definitivo lo stop agli incentivi fiscali per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili dal 2025, ma si può ancora risparmiare dal 50% al 65% con il bonus pompa di calore.

Bonus pompa di calore dal 50% al 65%, ultimi mesi per approfittarne

Il bonus pompa di calore dal 50% al 65% presto potrebbe subire notevoli riduzioni, infatti, non tutti gli incentivi fiscali correlati ai bonus edilizi avranno conferma nel 2025 e per molti ci saranno drastiche riduzioni. Ci sono quindi ancora pochi mesi per approfittare a pieno del bonus pompa di calore.

La parola d’ordine per i prossimi anni è ridurre i consumi energetici derivanti dagli edifici e per fare ciò ci sono diverse soluzioni, ma soprattutto è ancora possibile sfruttare degli incentivi fiscali legati a particolari interventi.

L’obiettivo dell’Unione Europea con la direttiva Casa Green è ridurre le emissioni inquinanti. Nonostante con il nuovo accordo sia stato riconosciuto un certo margine di movimento agli Stati Membri, restano dei vincoli. Tra questi il divieto dal 2025 di riconoscere incentivi fiscali per l’installazione di caldaie a gas e il divieto di produzione e vendita delle stesse dal 2040.

Per adeguarsi il consiglio è quello di installare pompe di calore, in questo caso è possibile ottenere uno sconto fiscale dal 50% al 65%. Ecco come fare per ottenere l’ecobonus per tutto il 2024.

Perché installare ora una pompa di calore?

Il bonus pompa di calore ricade nell’Ecobonus e consente di convertire il proprio impianto per il riscaldamento/raffreddamento e produzione di acqua calda ottenendo un’agevolazione fiscale fino al 65%.

L’Ecobonus è una delle misure in scadenza al 31 dicembre 2024 e non è ancora certa la sua conferma, anzi, si parla di notevoli mutamenti. Tra le indiscrezioni trapelate si parla di Ecobonus confermato solo per le prime case, a condizione che ci sia un miglioramento della classe energetica dell’immobile e con possibilità che sia riconosciuto solo per gli incapienti e sotto forma di accredito. Misura in fondo già adottata per il Superbonus.

Dovessero essere adottate queste misure, per i contribuenti/beneficiari vi sarebbe comunque un aggravio di adempimenti correlati alla certificazione della nuova classe energetica. Proprio per questo, chi ha deciso di rinnovare l’impianto di riscaldamento /raffreddamento dovrebbe affrettarsi.

Cos’è la pompa di calore e come funziona?

Il funzionamento di una pompa di calore è simile a quello di un frigorifero e proprio questo consente un notevole risparmio energetico e permette di inquinare meno.
La pompa di calore è in grado di recuperare il calore che si trova nell’ambiente esterno (aria, sottosuolo, acqua) e lo trasmette all’impianto domestico o al serbatoio di acqua consentendo così di riscaldare ambiente e acqua.

Può essere utilizzata sia per riscaldare, sia per raffreddare, quindi è un sistema utile in inverno e in estate. Viste le sue caratteristiche, l’impianto con pompa di calore è in grado di ridurre i costi in bolletta e le emissioni inquinanti, naturalmente migliorando il comfort abitativo.

La pompa di calore è un impianto per il riscaldamento/raffreddamento che utilizza energie rinnovabili, di conseguenza consente di evitare le emissioni inquinanti e non ricade nel divieto di riconoscere bonus per l’installazione dei dispositivi alimentati da fonti fossili.

Visto che la pompa di calore è alimentata da energie rinnovabili, è in grado anche di aiutare a recuperare classi energetiche.

Si tratta di un sistema particolarmente efficiente, infatti, in base ai calcoli eseguiti è in grado di produrre energia 4 volte superiore rispetto all’effettivo fabbisogno. L’efficienza del sistema è particolarmente elevata se abbinata a impianti di riscaldamento a loro volta efficienti, ad esempio con un impianto di riscaldamento a pavimento oppure ventilconvettori.

Quali agevolazioni sono riconosciute per l’installazione di pompe di calore?

Le agevolazioni fiscali previste per l’installazione di pompe di calore sono riconosciute a condizione che l’installazione sostituisca la caldaia a gas. Per l’installazione di pompe di calore si può usufruire delle agevolazioni fiscali dell’Ecobonus che divide gli interventi in due aliquote:

  • detrazione al 50%;
  • detrazione al 65%.

L’Ecobonus permette di ottenere agevolazioni a fronte di interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche di un edificio. Si può ottenere la detrazione per un valore massimo di 100.000 euro per interventi particolarmente importanti e le somme riconosciute sono divise in 10 rate annuali di uguale importo che andranno a ridurre le imposte da versare.

Per questa tipologia di intervento non è più prevista la possibilità di accedere a sconto in fattura e cessione del credito.

Ricordiamo, inoltre, che se l’intervento di installazione della pompa di calore è abbinato ad altri interventi che possono usufruire del Superbonus, si può ottenere una percentuale più elevata di agevolazione fiscale. Ricordiamo che il Superbonus per il 2024 è fissato al 70%, ma dal 2025 la percentuale è destinata a diminuire ulteriormente al 65%.

Ne conseue una sorta di fusione tra le due misure, ecobonus e superbonus, ma quest’ultimo è comunque legato al recupero di almeno due classi energetiche, risultato non conseguibile con la sola sostituzione della caldaia.

Occorre sottolineare che per questa particolare agevolazione non sono previsti limiti relativi all’Isee.

In quali casi si ottiene la detrazione al 50% e in quali al 65%?

Per gli ultimi mesi del 2024 la percentuale di detrazione che si può ottenere dipende dall’entità dell’intervento che si pone in essere, maggiore è il grado di efficientamento energetico che si può ottenere e maggiore è l’aliquota di cui si può usufruire.

Il 65% viene riconosciuto per i lavori di coibentazione e isolamento di tetti e pareti. Si può ottenere l’aliquota massima di detrazione anche per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e sistemi fotovoltaici per la produzione di energia.

Infine, tra gli interventi per i quali viene riconosciuta l’agevolazione al 65% c’è l’installazione di sistemi di domotica, cioè di controllo a distanza degli impianti.
La detrazione viene riconosciuta al 50% per le altre tipologie di intervento, ad esempio per la sostituzione degli infissi.

Come avvalersi del bonus pompa di calore 2024 al 50 o al 65%?

Il bonus pompa di calore 2024 può essere richiesto solo per interventi su immobili regolarmente accatastati o in corso di accatastamento e per i quali siano stati pagati tutti gli oneri previsti.

Il bonus pompa di calore ricomprende non solo i costi sostenuti per l’acquisto dei dispositivi, ma anche quelli per la progettazione e l’installazione. Questo consente di ottenere un buon risparmio economico.

Per potersene avvalere è necessario, come per tutti i bonus che permettono di accedere ad agevolazioni fiscali, che tutti i pagamenti siano tracciabili e documentabili.

È bene prestare molta attenzione alla causale da inserire e alla coincidenza tra l’intestatario della fattura e colui che intende avvalersi delle detrazioni Irpef.

Se a sostenere la spesa è un soggetto diverso dal proprietario, è costui che deve effettuare il pagamento e utilizzare le detrazioni.

Possono ad esempio avvalersene il coniuge del proprietario o detentore dell’immobile, l’ex coniuge a cui sia stato assegnato l’immobile, il componente dell’unione civile e il convivente more uxorio.

Infine, per essere certi di ottenere il beneficio fiscale è bene ricordare che entro 90 giorni dall’installazione della pompa di calore è necessario completare la procedura telematica sul sito di ENEA.

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