Bonus sanificazione, ulteriori 403 milioni per l’aumento del credito d’imposta

Anna Maria D’Andrea

07/10/2020

Bonus sanificazione, la legge di conversione del decreto agosto stanzia ulteriori 403 milioni di euro per aumentare la percentuale del credito d’imposta riconosciuto, passato dal 60% al 9% della spesa sostenuta per via dell’elevato numero di richieste.

Bonus sanificazione, ulteriori 403 milioni per l’aumento del credito d’imposta

Bonus sanificazione, la legge di conversione del decreto agosto stanzia ulteriori 403 milioni di euro per il credito d’imposta.

La novità è evidentemente collegata agli effetti del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dell’11 settembre 2020, con il quale - come previsto per legge - la percentuale del bonus sanificazione è stata riparametrata in base alle richieste inviate.

Si è passati dal 60% di rimborso a poco più del 9%. Le nuove risorse stanziate in sede di conversione del decreto agosto portano ad un totale di 603 milioni di euro i fondi disponibili per il credito d’imposta sulle spese di sanificazione e per l’acquisto di DPI.

Bonus sanificazione, ulteriori 403 milioni di euro per l’aumento del credito d’imposta

L’obiettivo è potenziare le misure per la sanificazione degli ambienti di lavoro, dopo il flop del bonus del 60%, passato al 9,38% della spesa sostenuta.

Le risorse stanziate dal decreto Rilancio si sono rivelate tutt’altro che sufficienti. L’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti è stato pari a 1.278.578.142 euro, a fronte dei 200.000.000 di euro stanziati.

Come previsto dal decreto Rilancio, l’Agenzia delle Entrate ha rimodulato la percentuale del credito d’imposta spettante ai titolari di partita IVA.

Il bonus sanificazione, teoricamente pari al 60% della spesa sostenuta, è sceso al 9% circa. A rimodulare la percentuale del credito d’imposta spettante è stato il provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate l’11 settembre 2020, che ha causato non poche polemiche e malumori da parte delle imprese.

Il nuovo fondo messo a disposizione dalla legge di conversione del decreto agosto triplica il totale delle risorse disponibili. Ai 200 milioni di euro stanziati in prima battuta, se ne aggiungono ulteriori 403.

Le risorse disponibili passano quindi a 603 milioni di euro.

In parallelo, saltano le misure di sostegno alle imprese per ridurre il rischio di contagio nei luoghi di lavoro previste dall’articolo 95 del decreto Rilancio. All’INAIL, che avrebbe dovuto dare il via a nuove agevolazioni per l’acquisto di strumenti da parte delle imprese, viene richiesto di restituire al mittente i 403 milioni di euro stanziati a tal fine, entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto agosto.

Bonus sanificazione, nuovi fondi non garantiscono il rimborso del 60%

Le risorse aggiuntive, per la cui disponibilità si attende la conversione definitiva in legge del decreto agosto, verranno distribuite tra i soggetti che hanno già presentato domanda per l’accesso al bonus sanificazione entro il 7 settembre 2020.

Non ci sarà una riapertura del canale telematico per la richiesta del credito d’imposta, ma si punta ad incrementare l’importo effettivo del rimborso riconosciuto.

Il calcolo della nuova percentuale del credito d’imposta riconosciuto sulle spese di sanificazione e per l’acquisto di DPI sarà effettuato dall’Agenzia delle Entrate.

Quel che è chiaro è che in ogni caso non si arriverà al 60% previsto in via teorica dal decreto Rilancio. Considerando il totale dei crediti d’imposta richiesti, si potrà arrivare al massimo a “sfiorare” il 30% di rimborso.

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