Bonus terme senza ISEE: cos’è e come funziona lo sconto del 100% fino a 200 euro

Rosaria Imparato

12/08/2021

Per il bonus terme non serve l’ISEE, ma cos’è e come funziona? Si tratta di uno sconto del 100% fino a 200 euro sui servizi termali, ma solo presso enti accreditati.

Bonus terme senza ISEE: cos’è e come funziona lo sconto del 100% fino a 200 euro

Continua la pioggia di bonus: protagonista dell’agevolazione stavolta sono le terme, o meglio, i servizi termali.

Il nuovo incentivo era previsto dal decreto Agosto, quindi si tratta di un bonus pensato dal precedente Governo. Per accedervi non è richiesto alcun requisito ISEE, quindi il bonus è aperto a tutti.

Si tratta di uno sconto del 100% sui servizi termali, fino a un massimo di 200 euro, da usare presso strutture accreditate e che non sono a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

I dettagli sono nel decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 agosto: non sarà l’utente a fare domanda per il bonus, ma verrà tutto gestito dagli enti accreditati in base alle prenotazioni arrivate. Sarà Invitalia a gestire la predisposizione del portale.

Bonus terme: cos’è e come funziona lo sconto del 100% fino a 200 euro

Il bonus terme consiste in un buono del 100% del prezzo di acquisto di servizi termali presso enti accreditati, non cedibile a terzi, fino a un massimo di 200 euro per ciascuna richiesta. Il platfond messo a disposizione ammonta a 53 milioni di euro.

Nel caso in cui prezzo di acquisto dei servizi termali sia superiore a 200 euro, l’importo eccedente è a carico dell’utente.

Il buono non costituisce reddito imponibile e non vale ai fini ISEE. I beneficiari del bonus sono gli utenti che acquistano servizi termali presso enti accreditati, che non devono essere a carico del Servizio sanitario nazionale, di altri enti pubblici oppure oggetto di ulteriori benefici riconosciuti all’utente, con l’eccezione di eventuali detrazioni sui costi non coperti dal buono.

Bonus terme: come fare domanda per lo sconto

Come anticipato, l’utente non fa direttamente domanda, ma è l’ente accreditato che effettua le richieste in base alle prenotazioni arrivate: tutte le regole vengono descritte dal decreto attuativo del MiSE.

Ci sono quindi diversi passaggi prima di riuscire effettivamente a usare il bonus terme. Il primo è che l’ente termale faccia richiesta di accreditamento a Invitalia, seguendo una procedura che verrà comunicata in un secondo momento.

Il secondo passaggio prevede che l’utente interessato all’uso del buono faccia una prenotazione presso un ente termale accreditato.

A questo punto l’ente termale riceve la richiesta, e in base alle risorse economiche disponibili, rilascia un documento contenente le informazioni relative alla prenotazione dei servizi termali da parte dell’utente, incluso il codice univoco identificativo dell’avvenuta prenotazione.

Il documento potrà essere inviato all’utente tramite email, se il contribuente ha indicato il proprio indirizzo in fase di prenotazione. L’utente ha 60 giorni di tempo: dopo questo periodo, la prenotazione non è più valida.

Infine, l’ente termale potrà richiedere il rimborso del buono usato dall’utente entro e non oltre 45 giorni dalla data di inizio delle cure termali.

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