Book Calling 53: “Il tuo progetto” con Walter Romano

Antonella Coppotelli

20/10/2022

In un momento storico in cui parlare di futuro sembra un’utopia, è ancora più importante mantenere una visione lucida sui propri progetti. Ne parliamo con Walter Romano.

Che cosa vorrai fare da grande? Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Cresciamo, quasi ossessionanti da queste domande a cui prima o poi dovremo dare una risposta, se non altro per onorare tutta una serie di impegni e di responsabilità che la vita ci mette dinanzi.

Molti di noi trovano la propria strada in maniera spontanea, seguendo sogni o attitudini personali ma capita sovente di doversi domandare anche in una fase abbastanza stabile della propria esistenza se la routine che abbiamo costruito calzi ancora a pennello. Quesiti che sono diventati sempre più urgenti specie dopo la pandemia e che hanno dato vita a fenomeni quali quello della Great Resignation o l’altro, più attuale ma correlato a primo, del quiet quitting.

Indipendentemente da come viviamo la quotidianità o da come vogliamo indirizzare la nostra esistenza, rimettersi in discussione o ripensare alla riorganizzazione del proprio lavoro è, quindi, un passaggio importante, non sempre indolore o facile, ma se fatto con gli giusti strumenti può sicuramente agevolare il nostro percorso.

Ce ne parla Walter Romano, autore de “Il tuo progetto” edito da Mondadori, che dall’alto dei suoi anni di esperienza come project manager e docente formatore ci indica il percorso da seguire per svecchiare quel sogno nel cassetto lasciato lì da troppo tempo o, più semplicemente, per organizzare nel modo migliore l’idea da concretizzare.

Perché è importante organizzare un progetto

Un progetto, di qualunque natura esso sia, nasce sempre da un sogno o da un’aspirazione. Benché, quindi, abbia origine da un’esigenza personale che coinvolge la sfera delle emozioni, è nella sua concretizzazione e “tangibilità” che fa la differenza. Entra in campo qui la capacità di sapersi organizzare, di definire a priori quali obiettivi si vogliano raggiungere e quanto davvero siamo disposti a metterci in gioco. Di tutto ciò e molto di più si parla nella prima parte del libro del nostro autore che spende più di una pagina sull’importanza di “mettersi a fuoco” nel momento in cui, sia in ambito professionale che in quello personale, necessitiamo di dare sostanza al magma creativo che abbiamo dentro.

Un passaggio tutt’altro che banale quello che ci invita a fare Walter Romano ma di fondamentale importanza che aiuta a chiarire in prima battuta e attraverso una serie di domande a cui rispondere - definito Questions Cycle - quale possa essere la chiave di volta per raggiungere gli obiettivi prefissati o se sia opportuno continuare a vivere la stessa routine ma con una consapevolezza differente.

Un’autoanalisi fatta nella migliore tradizione della filosofia del life coaching che accompagnano il lettore a definire la strategia e a prendere confidenza con la metodologia e le tecniche del project management che, a nostro avviso, dovrebbero essere fatte proprie anche per organizzare la propria quotidianità dal momento che conferiscono metodo, disciplina e un giusto mindset anche per affrontare difficoltà o emergenze dell’ultimo minuto. Una lettura che, alla fine, è stata un percorso per definirsi, farsi rientrare nei propri confini per meglio conoscersi e da lì partire per una nuova avventura o, più semplicemente, apprezzare quello che abbiamo perché, alla fine di tutto, il progetto più importante restiamo sempre noi stessi.

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