Borsa di Milano oggi 11 ottobre: Ftse Mib ancora in rosso, male tutta Europa

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

11/10/2022

Borsa di Milano oggi 11 ottobre: il Ftse Mib inaugura la giornata con perdite pesanti e mantiene la peggiore performance alle ore 13.00. Spread sui 240 punti.

Borsa di Milano oggi 11 ottobre: Ftse Mib ancora in rosso, male tutta Europa

Borsa di Milano oggi, 11 ottobre: il Ftse Mib chiude in negativo, registrando una delle peggiori performance tra gli indici europei.

In crescita lo spread, che lambisce i 240 punti dopo aver chiuso una giornata oscillante con un ribasso, sulle voci di un via libera tedesco a un nuovo strumento di debito comune a livello europeo. Il rendimento del Btp decennale si innalza al 4,7%, sulla scia di rialzi nei rendimenti anche del Treasury Usa decennale. Secondo il Fmi nel 2023 l’Italia andrà in recessione, con il Pil che scenderà dello 0,2%. Quest’anno, però, il nostro Paese dovrebbe crescere come previsto (precisamente del 3,2%).

Il clima generale dei mercati resta assai cupo per gli asset di rischio. L’attesa per l’inflazione Usa di giovedì si fa più pressante e ci si prepara a nuovi aumenti record dei tassi da parte della Fed e anche della Bce. Queste previsioni stanno spingendo il dollaro come valuta rifugio e non solo, rendendo difficile per i titoli di Stato mantenere l’appeal.

L’escalation della guerra in Ucraina, con gli attacchi missilistici di Putin su Kiev dopo l’esplosione del ponte di Crimea di sabato, sta esacerbando i toni. Il presidente russo ha inviato nuove minacce a Usa e ai suoi alleati, con l’Europa che è sempre più assediata da crisi energetica e incertezza sulla crescita. Nel pomeriggio c’è l’incontro virtuale dei leader del G7.

Borsa di Milano oggi 11 ottobre aggiornamento delle ore 18.00: Ftse Mib perde oltre l’1%

Le previsioni negative del Fondo monetario internazionale sull’economia dei Paesi occidentali, tra cui l’Italia, non fanno bene a Piazza Affari, con il Ftse Mib che chiude perdendo lo 0,87%, a 20.730,50 punti. Secondo il Fmi nel 2023 l’Italia andrà in recessione, con il Pil che scenderà dello 0,2%. Quest’anno, però, il nostro Paese dovrebbe crescere come previsto (precisamente del 3,2%).

Sul listino principale di Piazza Affari vanno male Amplifon (-2,79%), Hera (-3,50%), Stm (-3,06%) e Tim (-2,97%), con Cassa depositi e prestiti ha chiesto di estendere il termine per l’offerta per la rete unica. Si salvano, invece, Campari (+1,69%), Prysmian (+1,50%), Stellantis (+1,12%), Recordati (+1,33%) e Ferrari (+1,23%).

Aggiornamento delle ore 13.00: Ftse Mib rimane il peggiore

Il Ftse Mib scivola dell’1,31% alle ore 13.00, aggravando l’affondo di inizio giornata. In pesante perdita ci sono i bancari e le utilities.

In rosso anche Dax tedesco a -0,80% e il Cac francese a -0,52%.

Aggiornamento delle ore 9.30: tonfo del Ftse Mib

Il Ftse Mib inizia la seduta con un tonfo di oltre l’1%, per poi rialzarsi lievemente e scambiare a -0,88% alle ore 9.30.

Sul listino crollano i titoli bancari, con guadagni esclusivamente di Campari, Diasorin, Prysmian, Saipem, Recordati.

L’Italia è entrata in una settimana importante, con l’elezione dei presidenti di Camera e Senato che si avvicina e che darà i primi importanti nomi del nuovo esecutivo giovedì 13 ottobre. Intanto, i timori generali per l’Europa, e anche per il nostro Paese sono di una stagflazione.

Le principali piazze europee viaggiano in rosso: il Dax tedesco perde lo 0,32% e il Cac francese lo 0,20%. A Londra, il FTSE 100 scivola di mezzo punto percentuale, mentre BoE continua a intervenire sul mercato obbligazionario inglese.

Tech crolla in Asia, Wall Street in calo

Le azioni dell’Asia-Pacifico sono state contrastanti, mentre l’indice di riferimento di Taiwan è sceso di oltre il 4% al suo ritorno al commercio dopo una vacanza, poiché gli investitori hanno valutato l’impatto delle nuove regole statunitensi sul produttore di chip TSMC.

Anche Hong Kong ha registrato pesanti perdite, archiviando la seduta con un calo di oltre il 2%.

I futures sulle azioni statunitensi sono scambiati al ribasso martedì mattina, dopo che il Nasdaq Composite ha chiuso al minimo degli ultimi due anni durante la sessione regolare.

Le azioni hanno chiuso in calo lunedì, con il Nasdaq Composite in diminuzione dell′1% in seguito al tonfo delle azioni di semiconduttori. Il Dow Jones Industrial Average ha perso quasi 94 punti, o lo 0,3%, mentre l’S&P 500 è sceso di circa lo 0,8%.

Gli investitori hanno valutato i commenti del CEO di JPMorgan Jamie Dimon, il quale ha avvertito che gli Stati Uniti sarebbero probabilmente caduti in una recessione nei prossimi “sei-nove mesi” e ha affermato che l’S&P 500 potrebbe scendere di un altro 20% a seconda se la Federal Reserve progetterà un piano morbido o un atterraggio duro per l’economia.

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