Borsa di Milano oggi 13 marzo: il Ftse Mib capitola in una settimana che si preannuncia complessa, con i rischi bancari Usa e la riunione Bce. Le banche trascinano in basso il listino. Sale lo spread.
Borsa di Milano oggi 13 marzo: il Ftse Mib è il peggiore in Europa e scambia ampiamente sotto i 27.281 punti di chiusura della seduta di venerdì.
In Europa non c’è il rimbalzo sperato e tutti i principali indici scambiano sotto la parità. Il clima finanziario è teso dopo le vicende del fine settimana riguardanti la banca Usa fallita. Le rassicurazioni sui depositi da parte delle istituzioni statunitensi non stanno facendo effetto nelle Borse europee.
Intanto, Fitch ha aggiornato le stime sul Pil dell’Italia, con un miglioramento per l’anno in corso, a +0,5% invece che la precedente contrazione prevista. Peggiora, invece, la visione sul 2024, quando è stimata una crescita di 1,3% (invece del precedente 1,5%).
In Italia, lo spread sale sopra i 180 punti, con il rendimento del Btp decennale attorno al 4,16%.
L’EUR/USD mantiene guadagni sopra 1,0600. Un dollaro Usa come valuta rifugio più debole e tra le rinnovate scommesse accomodanti della Fed favorisce la moneta unica. Gli sforzi delle autorità di regolamentazione statunitensi per domare il rischio dei mercati finanziari da SVB e Signature Bank hanno inoltre dato la spinta agli asset di rischio negli Usa.
Borsa di Milano oggi 13 marzo aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude in profondo rosso
Il Ftse Mib crolla di oltre il 4% e chiude a 25.994,81. Italgas sale dell’1,05%, Snam dello 0,57% e Terna dello 0,61%. Bene anche Leonardo (+0,09%).
In coda i bancari: Bper perde il 9,51%, Intesa Sanpaolo il 6,10%, Unicredit il 9,01%, Banco Bpm l’8,09%, Mediobanca il 4,48%, Fineco il 6,32% e Banca Mediolanum il 7,76%.
Borsa di Milano oggi 13 marzo aggiornamento ore 13.05: Ftse Mib cade a picco
Il Ftse Mib perde il 3,87%. Continua la svendita di Azimut Holding (-4,21%), Banca Generali (-3,48%), Banca Mediolanum (-6,67%), Banco Bpm (-8,02%), Bper Banca (-8,84%), Finecobank (-7,61%), Intesa Sanpaolo (-6,61%), Mediobanca (-5,61%), Unicredit (-7,74%).
Cambiano direzione e scambiano sopra la parità Terna (+0,59%), Snam (+0,54%), Leonardo (+0,14%), Italgas (+1,34%).
Borsa di Milano oggi 13 marzo aggiornamento ore 10.30: tonfo del Ftse Mib
Il Ftse Mib perde il 4,32%. Sul listino i titoli bancari e del risparmio gestito affondano: Azimut Holding (-4,98%), Banca Generali (-4,57%), Banca Mediolanum (-5,47%), Banco Bpm (-8,34%), Bper Banca (-7,99%), Finecobank (-7,00%), Generali Ass (-4,61%), Intesa Sanpaolo (-6,73%), Poste Italiane (-5,01%), Unicredit (-6,53 %), Unipol (-4,66%).
In profondo rosso anche gli altri titoli, con le perdite di Telecom Italia (-5,03%), Stellantis (-4,42%), Nexi (-4,82%), Pirelli & C (-5,01%), Saipem (-5,75%), Tenaris (-5,50%),
Enel (-3,15%), Eni (-3,13%).
In calo anche Leonardo (-0,45%) dopo un avvio positivo sulla scia dei conti.
In Asia perde solo il Giappone. Futures Usa in rialzo
I mercati dell’Asia-Pacifico sono stati scambiati in modo misto, dopo che le autorità di regolamentazione statunitensi hanno annunciato piani per sostenere sia i depositanti che le istituzioni finanziarie associate al crollo della Silicon Valley Bank. La mossa è stata necessaria per arginare un ulteriore rischio sistemico.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell′1,96%, guidato dai titoli tecnologici, e l’indice Hang Seng Tech è aumentato di oltre il 3%. Nella Cina continentale, lo Shenzhen Component ha chiuso in rialzo dello 0,55% e lo Shanghai Composite dell′1,2%.
Nel frattempo, i mercati in Giappone hanno guidato le perdite nella regione. Il Nikkei è sceso dell′1,11%.
Negli Usa, i futures sulle azioni sono in aumento. Tutti i depositanti della Silicon Valley Bank avranno accesso ai loro soldi a partire da lunedì, secondo una dichiarazione congiunta del Dipartimento del Tesoro, della Federal Reserve e della FDIC.
“Oggi stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l’economia statunitense rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario”, afferma la dichiarazione congiunta.
I principali indici stanno uscendo da una settimana perdente dopo che il crollo di SVB ha provocato onde d’urto nel mercato azionario. Venerdì il Dow è sceso dell′1,07%. L’S&P 500 ha perso l′1,45% e il Nasdaq Composite l′1,76%. Tutte le principali medie hanno registrato perdite settimanali, con il Dow che ha chiuso la peggiore settimana da giugno.
Venerdì la Silicon Valley Bank è stata rilevata dalle autorità di regolamentazione dopo che i massicci prelievi del giorno prima hanno creato una corsa agli sportelli.
Altrove, questa settimana gli investitori stanno guardando vari rapporti economici. Il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo di martedì è l’ultimo importante rilascio di dati sull’inflazione prima della prossima riunione della Fed, che si concluderà il 22 marzo.
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