Borsa di Milano oggi 15 febbraio: il Ftse Mib sale leggermente, in un clima generale scettico dopo l’inflazione Usa e i probabili aumenti dei tassi ancora forti.
Borsa di Milano oggi 15 febbraio: il Ftse Mib sull’altalena oggi. Il listino chiude in lieve crescita rispetto alla seduta di ieri, archiviata con 27.498 punti.
Il sentiment generale appare cauto dopo la lettura dell’inflazione Usa di ieri, il cui ritmo di aumento in calo non ha però abbastanza convinto sulla reale discesa dei prezzi. Le banche centrali, Fed e Bce in testa, sono
viste ancora aggressive sui tassi.
In Italia, lo spread si attesta attorno ai 177 punti, con il rendimento del Btp decennale quasi al 4,3%.
Sul listino milanese in osservazione c’è Telecom Italia, in rialzo, dopo la presentazione dei conti del quarto trimestre 2022: ricavi a 4,26 miliardi di euro, in crescita del 4,6% sul periodo 2021 e margine operativo lordo organico (escluse le poste non ricorrenti) a 1,49 miliardi di euro, con una crescita superiore alle attese.
Snam, in calo, ha precisato che indiscrezioni su eventuali azioni per vendere la quota in Italgas sono infondate. Energetici partono deboli e le banche sono miste.
In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese salgono. Il Ftse 100 londinese recupera.
Borsa di Milano oggi 15 febbraio aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in tenue rialzo
Il Ftse Mib guadagna lo 0,13% e chiude a 27.533,69. Sul listino principale di Piazza Affari, bene Tim (+0,44%), con l’amministratore delegato Pietro Labriola che ha presentato il piano industriale agli analisti. Salgono anche Campari (+1,22%), Ferrari (+1,26%) e Pirelli (+1,17%).
In coda, invece, Italgas (-2,84%), su cui l’azionista Snam (-0,50%) ha smentito le indiscrezioni di stampa su possibili operazioni finanziarie. Scendono pure Iveco (-0,90%), Saipem (-2,01%), Unicredit (-1,32%), Azimut (-3,15%) e Diasorin (-1,61%).
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib giù
Il Ftse Mib perde lo 0,08%. Pesanti svendite su Azimut Holding (-3,11%), Bper Banca (-1,04%), Erg (-1,21%), Intesa Sanpaolo (-1,02%), Italgas (-2,31%), Mediobanca (-1,34%), UniCredit (-2,04%).
In rialzo Amplifon (+1,94%), Campari (+1,41%), Moncler (+2,08%), Pirelli (+1,68%), Stmicroelectronics (+1,38 %).
Aggiornamento ore 10.35: Ftse Mib recupera
Il Ftse Mib sale dello 0,23%. Sul listino svettano i guadagni di Amplifon (+1,76%) Ferrari (+1,10%), Moncler (+2,40%), Pirelli & C (+1,79%), Telecom Italia (+2,36%).
In deciso calo Saipem (-1,11%), Azimut Holding (-2,03%), Banco Bpm (-1,04%).
Asia e futures Usa spinti al ribasso
I mercati dell’Asia Pacifico sono stati scambiati al ribasso, dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti che si sono rivelati più caldi del previsto. Ha ulteriormente aumentato le aspettative che la Federal Reserve statunitense continuerà ad aumentare i tassi di interesse per frenare l’inflazione.
Il Kospi in Corea del Sud ha guidato le perdite (-1,53%), ma archiviano in rosso anche l’ indice Hang Seng di Hong Kong (-1,66%), lo Shenzhen Component cinese (-0,25%) e lo Shanghai Composite (-0,39%).
In calo anche i futures sulle azioni Usa. Il Dow è sceso durante la sessione di negoziazione, il S&P 500 è rimasto relativamente piatto, mentre il Nasdaq Composite, fortemente tecnologico si è scrollato di dosso le perdite precedenti chiudendo in rialzo (+0,57%).
I dati sull’inflazione di gennaio sono stati leggermente superiori alle stime degli economisti, indicando un percorso potenzialmente più lungo nella lotta della Federal Reserve contro l’aumento dei prezzi. L’ indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% per il mese e del 6,4% rispetto all’anno precedente, su stime dello 0,4% mensile e del 6,2% annuo, secondo l’indagine degli economisti di Dow Jones.
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