Borsa di Milano oggi 15 settembre: Ftse Mib chiude in ribasso

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

15/09/2022

Borsa di Milano oggi, 15 settembre: il Ftse Mib chiude in ribasso la seduta, con le altre piazze europee incerte. Spread ancora sotto 230 punti.

Borsa di Milano oggi 15 settembre: Ftse Mib chiude in ribasso

Borsa di Milano oggi 15 settembre: Ftse Mib chiude in ribasso.

Con l’Asia che chiude in rosso e i future sulle azioni Usa in timido rialzo, la volatilità resta protagonista della giornata europea. Pesa l’incertezza a Wall Street, dove gli investitori sono praticamente certi del rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base della Fed la prossima settimana.

Secondo l’analista di ActivTrades Pierre Veyret, “l’umore rimane chiaramente ribassista, rispetto ai dati sull’inflazione statunitense, almeno nel breve termine”. Ma più in generale “i mercati sembrano combattuti tra un sentimento negativo supportato da persistenti minacce macro, e acquirenti in calo dall’altro, che continuano a scommettere sul picco dell’inflazione”.

In Italia, lo spread si attesta attorno ai 230 punti mentre si scrive e i rendimenti del Btp decennale sono leggermente sotto il 4%.

L’EUR/USD viene scambiato ancora attorno alla parità. Il cambio è minato dalla ripresa della domanda di dollari Usa in un clima di mercato prudente. Gli investitori valutano l’impatto delle scommesse aggressive sull’aumento dei tassi della Fed prima dei dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.

Borsa di Milano oggi, 15 settembre, aggiornamento delle 18.00: Ftse Mib in calo

Il Ftse Mib perde lo 0,21% e chiude a 22.365,82 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi non si muove più di tanto, viaggiando ancora sotto i 230 punti base, mentre il rendimento del titolo decennale è ancora inferiore al 4%.

Sull’indice principale di Piazza Affari si salvano i bancari, con molti risultati positivi. Banco Bpm guadagna l‘1,85%, Fineco lo 0,71%, Intesa Sanpaolo l’1,04% e Unicredit lo 0,90%. In controtendenza, invece, Banca Generali (-1,92%), Banca Mediolanum (-3,75%) e Mediobanca (-0,30%). Il risultato migliore è invece quello di Inwit (+4,56%).

Aggiornamento delle 13.00: Ftse Mib in cauto aumento

Il Ftse Mib guadagna lo 0,29% a 22.478,50 punti alle ore 13.00, perdendo un po’ di forza ma restando in territorio positivo da inizio seduta. I bancari rimangono ben posizionati sul listino, con le flessioni soltanto di Banca Generali e Banca Mediolanum. Prysmian, fortificata da due nuove commesse da 800 milioni di euro, aumenta dell’1,98%.

Bene anche Poste Italiane, che ha acquisito Lis Holding da International Game Technology.

Aggiornamento delle 9.30, Ftse Mib in rialzo

Alle ore 9.35 circa, l’indice milanese segna 22.529,08, con un aumento dello 0,53%. Sul Ftse Mib svettano i bancari Banco Bpm con un +3,49%, Bper Banca con un +2,91% e UniCredit con un +2,93%. Tim in flessione (-1,42%), con Hsbc che ha ridotto il target price da 0,40 a 0,20 e le utilities Terna e Hera.

In Europa, il Dax tedesco guadagna lo 0,37% e il Cac francese lo 0,10%. A Londra, il FTSE 100 sale dello 0,48%.

Asia chiude in rosso

Si chiude all’insegna delle perdite la seduta asiatica, che ha visto un andamento contrastante. Il Giappone, nonostante un disavanzo commerciale da record, ha archiviato la sessione con un rialzo dello 0,21% (Nikkei).

Hong Kong e la Cina restano sotto la parità. A Pechino, la banca centrale ha lasciato invariato il tasso di riferimento di medio termine, nel tentativo di arginare la distanza con le altre banche centrali aggressive.

Wall Street cauta

In prudente aumento i futures sulle azioni Usa.

Le maggiori medie hanno chiuso una sessione instabile con una nota leggermente più alta. Il Dow ha archiviato la seduta leggermente al di sopra, di 30 punti, dopo essere sceso di oltre 200 punti in un punto. L’S&P 500 è salito dello 0,3% e il Nasdaq Composite dello 0,7%.

Le azioni hanno cercato stabilità dopo che un rapporto sull’inflazione più caldo del previsto martedì le ha fatte precipitare per registrare il loro giorno peggiore dal 2020. Il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo di agosto ha mostrato che l’inflazione complessiva è aumentata dello 0,1% su base mensile, nonostante un calo dei prezzi del gas.

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