Borsa di Milano oggi, 20 settembre: il Ftse Mib chiude in rosso alle ore 13.00. In Italia inizia il fermento delle elezioni, con spread in salita.
Borsa di Milano oggi, 20 settembre: l’Europa si indebolisce nelle negoziazioni e il Ftse Mib chiude in deciso calo. In attesa di capire quanto l’inflazione fa davvero paura negli Usa e quanto aggressiva sarà ancora la banca centrale, le Borse europee iniziano a sentire la pressione.
Il Ftse Mib segna 21.773,75 punti (-1,66%), lo spread viaggia sopra i 225 punti, mentre si avvicina la data del voto. La formazione di un nuovo Governo, con tutte le incognite legate a esso, sta generando effetti sui rendimenti di titoli di Stato. Il Btp decennale rende oltre il 4%.
I timori sono soprattutto legati alla gestione di bilancio dell’Italia e alla capacità, anche per un esecutivo di centrodestra ritenuto abbastanza compatto, di superare scogli importanti: rimodulazione del Pnrr, fisco, scostamento di bilancio da 30 miliardi (sul quale pressa solo Salvini). Il debito è in osservazione.
L’EUR/USD è ancora vicino alla parità.
Borsa di Milano oggi, 20 settembre aggiornamento 18.00: Ftse Mib in netto calo
Il Ftse Mib perde lo X,XX% e chiude a 22.XXX,XX punti. Qualche tensione sui titoli di stato, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi che sale sopra ai 225 punti base, per poi tornare attorno a quella soglia, mentre il rendimento decennale è sopra al 4% e in giornata tocca i massimi dal 2013.
Sul listino principale di Piazza Affari male Banca Generali (-5,89%), Amplifon (-2,42%), Azimut (-3,50%), Banca Mediolanum (-4,53%), Fineco (-4,02%), Interpump (-2,35%), Tim (-3,89%), Intesa Sanpaolo (-3,46%) e Unicredit (-1,50%). Chiudono in positivo, infine, solo Nexi (+1,42%), Pirelli (+0,32%) e Moncler (+0,75%).
Aggiornamento 13.00: Ftse Mib cambia direzione
Il Ftse Mib è in perdita e i titoli bancari scambiano in rosso, con la maggior parte delle utilities in ribasso.
Sono pochi i titoli che resistono e guadagnano, tra i quali: Atlantia, Bper Banca, Diasorin, CnhIndustrial, Eni, Moncler, Nexi, Pirelli.
Anche l’Europa scivola, con il Dax tedesco a -0,60% e il Cac francese a -0,70%.
Aggiornamento 9.30: Ftse Mib segue i guadagni dell’Asia
Sulla scia dei ritrovati guadagni in Asia, Milano inizia le contrattazioni in rialzo. Il Ftse Mib si mantiene saldamente oltre i 22.500 punti alle ore 9.30.
Sul listino i bancari sono in recupero e UniCredit spicca con un guadagno del 2,27%. Andrea Orcel ha dichiarato al giornale tedesco Handelsblatt che eventuali acquisizioni e fusioni in Germania potrebbero essere interessanti.
Banca Generali scivola di oltre l’1% dopo aver comunicato “un accordo quadro con l’Agenzia delle Entrate con cui le parti hanno convenuto i termini e le condizioni per la definizione dei rilievi fiscali formulati in materia di transfer pricing per i periodi d’imposta dal 2014 al 2019”, con un onere di €45,99 milioni.
In Europa, il Dax guadagna lo 0,47% e il Cac francese lo 0,32%. A Londra, il FTSE 100 è tornato operativo dopo i solenni funerali della regina, con un aumento dello 0,60%.
L’Asia rimbalza
La seduta asiatica è archiviata in territorio positivo.
In Cina, la People’s Bank of China ha mantenuto invariati i tassi di prestito prime (LPR) a un anno e cinque anni, in linea con le previsioni di un sondaggio Reuters. Il tasso primario del prestito a un anno rimane al 3,65% e il tasso a cinque anni strettamente legato ai mutui casa si attesta al 4,3%. La Cina ha tagliato entrambi questi tassi il mese scorso.
In Giappone, l’inflazione core è aumentata del 2,8% rispetto a un anno fa, il tasso di aumento più rapido dalla fine del 2014.
Future su azioni Usa in rialzo in attesa della Fed
Martedì mattina i futures azionari usa sono in aumento, mentre Wall Street ha cercato di costruire su un modesto rimbalzo in vista di un altro aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
Durante una sessione di negoziazione instabile lunedì, le azioni sono aumentate nel pomeriggio per interrompere una serie di perdite di due giorni e recuperare. Il Dow è salito di 197 punti, ovvero circa lo 0,6%. L’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,7% e lo 0,8% circa.
Il rendimento dei Treasury resta superiore al 3,5% e il dollaro ha mostrato solo una lieve frenata, mantenendo un indice superiore a 109 punti.
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