Borsa di Milano oggi 21 febbraio: Ftse Mib e piazze europee non decollano, spread sale

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

21/02/2023

Borsa di Milano oggi 21 febbraio: il Ftse Mib perde in chiusura, in un clima generale di incertezza. Sale, invece, lo spread. Nodo Superbonus e visita Meloni a Kiev sono in primo piano.

Borsa di Milano oggi 21 febbraio: Ftse Mib e piazze europee non decollano, spread sale

Borsa di Milano oggi 21 febbraio: il Ftse Mib chiude in calo, sotto i 27.597 punti di chiusura di ieri.

Il clima generale sugli asset di rischio si è fatto cupo, a causa principalmente di tensioni geopolitiche sempre più aspre e di attese per una Fed - e una Bce - ancora aggressive. Pesano anche le incertezze sull’andamento dell’inflazione e sulla possibilità che una recessione colpisca ancora Usa e non solo.

In Italia, lo spread sale sopra i 180 punti e il rendimento del Btp decennale aumenta al 4,4%. Nel nostro Paese il dibattito interno è tutto focalizzato sulla questione Superbonus 110% e sulla cessione crediti, con una vera e propria bolla da sgonfiare secondo il ministro Giorgetti.

Intanto, Giorgia Meloni è a Kiev, mentre Putin ha ribadito che l’Occidente ha scatenato la guerra.

In questo contesto, i Pmi preliminari di febbraio hanno deluso nel comparto manifatturiero, ma nell’indice composito sono cresciuti più velocemente del previsto.

In questo contesto, il Ftse Mib non guadagna. Sul listino milanese spiccano lo slancio di Leonardo e le vendite su Telecom, in attesa del cda del 24 febbraio. Male anche industriali e banche.

In Europa, il Dax tedesco, il Cac francese e il Ftse 100 londinese sono sotto la parità.

Borsa di Milano oggi 21 febbraio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude negativo

Il Ftse Mib perde lo 0,68% e chiude a 27.409,34. Sul listino principale di Piazza Affari bene Leonardo (+2,30%) e Moncler (+1,66%). In parità Intesa Sanpaolo (-0,04%).

In coda Banca Generali (-1,84%) e Nexi (-1,77%). Male Recordati (-1,24%), che ha comunicato i risultati finanziari preliminari del 2022 e ha fornito i target finanziari per il triennio 2023/2025. Cedono anche Unicredit (-2,10%) e Stellantis (-1,67%).

Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in rosso

Il Ftse Mib perde lo 0,69%. Acquisti pesanti su Bper Banca (-2,04%), Nexi (-2,73%), Telecom Italia (-2,03%), Unicredit (-2,41%).

Viaggiano sopra la parità soltanto A2a (+0,69%), Azimut Holding (+0,13%), Enel (+0,15%, Erg (+0,43%),
Finecobank (+0,30%), Generali Ass (+0,08%).

Aggiornamento ore 10.35: Ftse Mib sotto pressione

Il Ftse Mib perde lo 0,81%. Sul listino milanese svettano le perdite di Bper Banca (-1,78%), Nexi (-2,70%), Saipem (-2,16%), Stellantis (-1,44%), Telecom Italia (-2,59%), UniCredit (-1,79%).

Acquisti, invece, su Leonardo (+2,15%), Snam (+0,38%), Italgas (+0,64%), Terna (+0,30%).

Asia mista, futures Usa in rosso

La seduta asiatica si chiude mista, ma con un generale tono negativo. Gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai risalgono dopo oscillazioni con, rispettivamente, +0,2% e +0,49%. Hong Kong scende di 1,70%. Il Nikkei va sotto la parità con un -0,21%.

Le tensioni geopolitiche, con Cina e Usa sempre più ostili e con la guerra in Ucraina che non trova soluzioni, guidano le incertezze, anche tra gli investitori. Biden ha visitato Kiev a sopresa ieri, rafforzando il legame con l’Ucraina e fornendo ulteriori motivi di ostilità con Mosca e Pechino. C’è preoccupazione anche sulle prossime mosse Fed, attese ancora aggressive sui tassi.

I futures sulle azioni Usa, infatti, scambiano al ribasso. Wall Street riprenderà gli scambi oggi dopo la pausa di ieri per festività.

I trader sono alle prese con dati sull’inflazione più caldi del previsto, che hanno spinto i rendimenti dei Treasury a livelli mai visti da novembre. Si teme che l’inflazione ostinata porti la Federal Reserve a mantenere i tassi più alti più a lungo, il che potrebbe far precipitare l’economia in recessione.

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