Borsa di Milano oggi 26 settembre: Ftse Mib cauto. Spread sale nel giorno della Meloni

Violetta Silvestri - Gaetano Cesarano

26/09/2022

Borsa di Milano oggi, 26 settembre: il Ftse Mib chiude in rialzo ma perde forza rispetto all’inizio di seduta. Lo spread, invece, sale e anche i rendimenti Btp.

Borsa di Milano oggi 26 settembre: Ftse Mib cauto. Spread sale nel giorno della Meloni

Borsa di Milano oggi, 26 settembre: il Ftse Mib parte in rialzo e si mantiene in aumento, anche se molta cautela, nel giorno dopo le elezioni che hanno visto il trionfo di Fratelli d’Italia e della coalizione di centro-destra.

In una giornata iniziata con molta incertezza nei mercati mondiali, che hanno visto un tonfo delle principali valute oscurate dalla forza del dollaro e dai pericoli economici, le piazze europee virano in rosso. La Germania ha registrato il tonfo dell’indice Ifo a settembre, indicatore della fiducia delle aziende e sull’economia.

I riflettori sono comunque accesi sull’Italia. Il voto ha confermato il sentore dei sondaggi: Fratelli d’Italia, di Giorgia Meloni, è primo partito con oltre il 26% delle preferenze. Ci si appresta a formare un nuovo esecutivo di centro-destra, il più a destra della storia nazionale dal dopoguerra, come sottolineato da diverse testate straniere.

Lo spread è salito a 243 punti, con le prime domande su come agirà il Governo soprattutto nei confronti dell’Europa e della tenuta del bilancio e del debito. Salgono anche i rendimenti del Btp decennale al 4,46%.

L’EUR/USD tenta un timido recupero a 0,9645, dopo aver toccato livelli minimi da 20 anni.

Borsa di Milano oggi, 26 settembre aggiornamento delle 18.00: Ftse Mib con segno positivo

In chiusura di seduta il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,67% a 21.207 punti. Protagonista alla Borsa di Milano è stata Fineco Bank con un rialzo del +3,55% a 12,82 euro. Gli analisti indicano un target price a 14,6 euro per azione consigliando l’acquisto. Tra le migliori performance di giornata dell’indice italiano si segnalano Moncler (+3,46%) e Banca Mediolanum (+3,28%). Bene anche Telecom Italia con un incremento del 2,61% a 0,1847 euro per azione.

Giornata negativa per le utilities con Enel in negativo del -2,08%, seguita da Terna (-0,88%). Eccesso di ribasso invece per il Monte dei Paschi di Siena.

Aggiornamento delle 13.00: Ftse Mib con meno slancio

Alle ore 13.00, il Ftse Mib segna circa 21.160,21 punti, con un +0,45%. Tengono i bancari, ma affodano Eni, Enel, Diasorin, Hera, Snam, Terna.

Spicca il rally di Telecom, +4,17%. In flessione Dax tedesco, -0,10%, e Cac francese, -0,15%.

Aggiornamento delle 9.30: Ftse Mib tiene nel post-voto

Alle ore 9.30 circa, il listino milanese viaggia in rialzo, con un +0,89% a 21.254,87 punti. Banche tutte positive sul Ftse Mib, mentre scambiano in rosso Atlantia, Enel, Eni, Saipem. Balzo di oltre il 3% per Moncler e Finecobank e del 4% per Telecom Italia.

In Europa, Dax tedesco e Cac francese si piazzano sopra la parità, con un aumento rispettivamente dello 0,44% e dello 0,66%. Il FTSE 100 londinese va in rialzo dello 0,37%. Nella sessione asiatica, la sterlina ha toccato minimi storici.

Tonfo dei mercati in Asia

L’Asia ha chiuso le contrattazioni in forte perdita. Le azioni dell’Asia-Pacifico soo state ancora colpite da un sentimento negativo che pesa sui mercati.

Il Nikkei 225 in Giappone è sceso del 2,66% a 26.431,55 e anche il Topix è sceso del 2,71% a 1.864,28. Kospi della Corea del Sud è crollato del 3,02% a 2.220,94 e il Kosdaq è crollato del 5,07% a 692,37.

In Australia, l’ S&P/ASX 200 è diminuito dell′1,6% a 6.469,40. L’indice MSCI delle azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è stato dell′1,34% inferiore. L’ indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,21% nell’ultima ora di scambio, cancellando i guadagni precedenti, con l’indice Hang Seng Tech in controtendenza e in aumento dell′1,61%.

Anche la Cina, alle prese con la debolezza dello yuan su un dollaro sempre più forte, ha chiuso in rosso.

Wall Street in calo

I futures azionari statunitensi sono scesi lunedì mattina dopo che l’aumento dei tassi di interesse e le turbolenze valutarie hanno spinto le principali medie verso i minimi dell’anno.

Venerdì le azioni hanno concluso una settimana pessima, con il Dow che ha trovato un nuovo minimo intraday per l’anno e ha chiuso in ribasso di 486 punti. L’ampio mercato S&P 500 ha temporaneamente rotto al di sotto del minimo di chiusura di giugno e ha archiviato la seduta in ribasso dell′1,7%. Il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha perso l′1,8%.

Gli investitori stavano reagendo all’impegno della Federal Reserve nel suo piano di rialzo dei tassi per aiutare a domare l’inflazione.

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