Borsa di Milano oggi, 6 settembre: Ftse Mib chiude la seduta senza grossi movimenti.
Chiusura di seduta in perfetta parità per Piazza Affari con il Ftse Mib ancora a 21.480,61 punti. A spaventare gli investitori sono in particolare le tensioni per la contesa energetica tra Russia ed Europa da una parte e il rialzo dei tassi di interesse per combattere l’inflazione dell’altra.
L’euro recupera leggermente sul dollaro e lo spread Btp/Bund staziona sui 235 punti base con il rendimento del Btp a dieci anni ancora pericolosamente vicino al 4%.
L’offerta non vincolante di Cdp per la rete unica con Open Fiber, primo step per una corposa riconfigurazione della telefonia italiana, dovrebbe essere annunciata al termine della campagna elettorale, ma nel frattempo Tim segna un leggero scostamento positivo dello 0,40%.
Borsa di Milano oggi, 6 settembre: aggiornamento delle ore 18.00, Ftse Mib in perfetta parità
il Ftse Mib è in perfetta parità (+0,00%) e chiude a 21.480,61 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi non si muove in modo significativo, aggirandosi ancora attorno ai 235 punti base. Sul listino principale della Borsa di Milano, quindi, la discesa del prezzo del gas e del petrolio non fa bene alla maggior parte delle utility e agli energetici. Hera perde il 5,14%, Eni il 2,75%, Tenaris il 3,43%, Enel lo 0,48%, A2A l’1,36%, Italgas lo 0,97% e Terna lo 0,25%.
Tengono, invece, le banche. Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,40%, Unicredit lo 0,48%, Fineco lo 0,32%, Banca Mediolanum lo 0,70% e Banco Bpm lo 0,32%. Bene anche Tim (+0,40%). Secondo indiscrezioni di stampa l’offerta di Cdp per la rete unica con Open Fiber sarà recapitata tra il 26 e il 30 settembre, dopo la campagna elettorale, quindi la proposta vincolante arriverà entro il 31 ottobre.
Aggiornamento delle ore 09.30, Ftse Mib poco movimentato
Il Ftse Mib segna +0,12% a 21.506 punti. Sul listino milanese in leggero rialzo il titolo Ferrari (+0,13% a 190,9 euro). Migliora la performance di TIM con +0,45% a 0,2031 euro. Nel settore bancario acquisti su Intesa Sanpaolo (+0,53%), Unicredit (+0,40% ) e Banco Bpm (+1%). Scende invece Monte dei Paschi di Siena con -0,79% a quota 0,301 euro: il prossimo 15 settembre l’assemblea dei soci dovrà approvare un aumento di capitale da 2 miliardi dopo la conferma della sostenibilità dell’operazione da parte della Bce.
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