Borsa di Milano oggi 7 dicembre: il Ftse Mib chiude in lieve ribasso in una giornata debole sulle piazze d’ Europa. In Italia il focus è ancora sulla Legge di Bilancio, spread a 183 punti.
Borsa di Milano oggi 7 dicembre: il Ftse Mib in lieve ribasso rispetto della chiusura di ieri.
Lo spread Btp-Bund viaggia attorno ai 185 punti, con il rendimento del titolo di Stato decennale al 3,6%, in ribasso da inizio seduta. L’Italia è sotto i riflettori per i tempi ormai stretti sull’iter di approvazione della manovra. Tra emendamenti, aggiustamenti e critiche da Bankitalia e Confindustria, il Governo Meloni è sotto pressione per modificare la Legge di Bilancio prima del 31 dicembre.
Il listino milanese mostra frazionali movimenti, con i petroliferi in rosso. La Libia sta pressando le compagnie internazionali del petrolio affinché aumentino la produzione nella nazione. Telecom Italia è in calo in attesa di sviluppi sulla rete unica.
In Europa, il Dax tedesco è in calo. I dati hanno mostrato una produzione industriale negativa dello 0,1%, meno delle attese nel mese di novembre e in confronto a ottobre. Male anche il Cac francese e il FTSE 100 londinese. Il Pil preliminare dell’Eurozona nei dati del terzo trimestre ha visto un aumento maggiore del previsto, con un +2,3% annuale e un +0,3% su base trimestrale.
Borsa di Milano oggi 7 dicembre aggiornamento delle ore 18.00: il Ftse Mib peggiora
Il Ftse Mib perde lo 0,10% e chiude a 24.241,35 punti. Scende lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 183 punti base. Cala anche il rendimento del titolo decennale, che viaggia attorno al 3,6%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Unipol (+0,93%), Prysmian (+1,74%), Snam (+0,52%), Poste (+1,22%), Italgas (+1,26%), Amplifon (+2,00%), Diasorin (+0,94%) ed Hera (+2,38%).
In coda, invece, i petroliferi. Eni perde l’1,51%, Tenaris il 2,17% e Saipem il 3,71%. In negativo anche Tim (-1,90%), in attesa di sostanziali sviluppi sul fronte della rete unica, con il governo italiano che ha preso tempo.
Aggiornamento delle ore 13.10: Ftse Mib debole
Il Ftse Mib perde forza e scende dello 0,2%. Sul listino spiccano, rispetto all’apertura, i ribassi dei principali titoli bancari, con UniCredit e Finecobank che resistono in aumento. Tonfo del 2,71% di Iveco, dell’1,88% di Tenaris e dell’1,57% di Nexi.
Aggiornamento delle ore 10.36: Ftse Mib ben supportato
Con 24.348 punti, il Ftse Mib guadagna lo 0,34%. Bene le utilities che scambiano in netto rialzo, mentre vanno in rosso Tenaris a -0,83%, Terna a -0,71%, Stmicroelectronics a -0,87%, Iveco Group a -1,88%, Eni a -1,19%.
Oltre alle utilities, spiccano i rialzi di Poste Italiane a +1,16%, Prysmian a +0,74%, Recordati a +1,29%.
Asia in rosso, futures Usa in calo: mercati incerti
La seduta asiatica si è chiusa per lo più in territorio negativo, con il solo indice cinese Shenzhen in aumento dello 0,17%. Hong Kong sta per archiviare una pessima performance, con un tonfo del 2,94%.
La Cina ha annunciato un ulteriore allentamento delle misure Covid, una mossa ampiamente attesa, restano dubbi sulla capacità del dragone di mantenere l’allentamento delle restrizioni. I titoli delle compagnie aeree hanno mantenuto alcuni guadagni, mentre quelli dei casinò e della tecnologia sono scesi in territorio negativo poco dopo l’annuncio.
I dati commerciali della nazione asiatica, intanto, sono stati inferiori alle attese, con un surplus in netto calo e un crollo dell’export.
Negli Usa, i futures sulle azioni virano in rosso. Nel trading regolare il Dow è sceso di oltre 350 punti, pari all′1,03%. L’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente l′1,4% e il 2%.
Le mosse sono arrivate quando gli investitori hanno perso la speranza che la Federal Reserve sarà in grado di progettare un atterraggio morbido. Invece, le preoccupazioni sullo stato dell’economia e sull’avvicinarsi di una recessione economica sono aumentate.
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