Sull’istituto di credito modenese, il peggiore del FTSE Mib da inizio anno, sta diminuendo l’esposizione dei fondi. La lettura di questo dato potrebbe essere antesignana di prese di respiro più ampie nel corso delle prossime settimane
Nell’ultima settimana BPER Banca ha registrato il maggior decremento delle posizioni nette corte detenute da fondi istituzionali sulle società di Piazza Affari.
L’istituto di credito guidato da Alessandro Vandelli ha visto liberarsi l’1,07% di capitale sociale, restando con due posizioni ribassiste in essere.
I detentori di queste Pnc sono AHL Partners, che dal 7 dicembre 2018 possiede in ottica short l’1,08% del capitale della banca, e Blackrock, che ne vende lo 0,59% dal 3 gennaio scorso.
Al momento, i guadagni del primo operatore sono del +11,50% sulla posizione, mentre quelli della più grande società di investimento al mondo si attestano al +0,49% della posizione in essere.
L’elemento interessante è dato dal fatto che, mentre il titolo BPER Banca è il peggiore sul FTSE Mib dall’inizio dell’anno con una perdita pari al 2,94%, la pressione ribassista evidenziata dalle posizioni corte pubblicata da Consob sta diminuendo. Che i fondi stiano valutando l’uscita dalla posizione sulla base dell’analisi tecnica sul titolo? Vediamo cosa dicono i grafici.
BPER Banca, cosa dice l’analisi tecnica?
Dal punto di vista grafico le quotazioni si stanno avvicinando al fondamentale supporto a 3,206 euro, che permetterebbe la costruzione di una figura di triplo minimo.
Se i corsi dovessero quindi formare questa figura di bottoming verrebbero aiutati anche dal probabile raggiungimento della soglia di eccesso di vendita dell’oscillatore RSI settato a 14 periodi.
BPER Banca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Appare quindi verosimile la considerazione che questi siano gli ultimi impulsi di vendita prima di mettere in piedi una presa di respiro dal forte downtrend in cui sono inseriti i prezzi dal febbraio 2017.
Quest’ultima ipotesi permetterebbe agli investitori di posizionarsi con un prezzo di carico migliore e in favore della tendenza bearish.
Il quadro generale a Piazza Affari
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
In generale, non cambia la vetta della classifica delle società italiane più vendute dagli investitori internazionali. Al primo posto resta Azimut, dove i fondi tengono sotto assedio il 10,11% di capitale con sette pnc in essere.
Su Banco BPM gli hedge fund presentano l’8,75% di capitale con sette posizioni short. La strada del rialzo non è facile nemmeno per UBI Banca, dove gli operatori istituzionali detengono 6 posizioni corte, per il 6,7% di capitale dell’istituto di credito.
Buone notizie per Telecom Italia, Salvatore Ferragamo e Safilo, che vedono scendere al di sotto dello 0,50% il capitale mantenuto in ottica ribassista dai fondi di investimento.
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