Seduta nervosa oggi a Piazza Affari: il Ftse Mib inizia la seduta in profondo rosso e poi risale leggermente dopo la comunicazione della Bce sui dettagli dello scudo anti-spread.
Giornata negativa per la borsa di Milano, iniziata con pesanti perdite per la caduta del governo Draghi che porta l’Italia a elezioni anticipate a fine settembre. Le vendite sono poi state contenute dopo la comunicazione dei dettagli sullo scudo anti-spread da parte della Bce, che ha contemporaneamente deciso di accelerare sull’aumento dei tassi di interesse.
Quest’ultimi salgono di 50 punti base, il doppio del previsto, per contrastare l’inflazione, dopo 11 anni senza aumenti. Il Ftse Mib ha chiuso a 21.196,59 punti, in calo dello 0,71%. Lo spread è salito a 229 punti, in rialzo del 6,04%.
Sul listino milanese i titoli peggiori sono i finanziari, a partire da Poste Italiane (-4,88%), Tim (-4,55%) e Leonardo (-3,92%), nonostante la chiusura di un accordo da 71 milioni di euro con il ministero della Difesa del Regno Unito.
Male anche Saipem (-3,92%) e i bancari. Unicredit per il 3,37%, Banco Bpm il 4,04%, Intesa SanPaolo il 2,77%. Perdite leggermente più contenute per Eni (-1,56%) ed Enel (-1,45%).
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Borsa Milano oggi: aggiornamento ore 17:45, lo spread scende a quota 229
La giornata del Ftse Mib si è chiusa in ribasso dello 0,71%, a quota 21.196,59 punti. Le dimissioni del presidente del Consiglio Draghi (che portano l’Italia alle elezioni anticipate) e il rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce oltre le previsioni, spingono poi lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 229 punti base, in rialzo del 6,04%.
A Piazza Affari, maglia nera d’Europa, si salvano i titoli del settore sanitario Diasorin (+4,70%), Amplifon (+2,96%) e Recordati (+1,92%), in scia con il comparto americano e visto l’aumento dei contagi Covid. Segni più, infine, anche per Campari (+2,47%), Ferrari (+1,97%), Prysmian (+2,24%).
Aggiornamento ore 13.00, Ftse Mib in profondo rosso
Il listino milanese è il peggiore delle piazze europee e subisce l’impatto della fine del Governo Draghi.
Lo spread si allarga a 233 punti e torna la sfiducia nel sistema Italia. In attesa della Bce, il Cac francese recupera e viaggia sopra la parità, mentre il Dax tedesco resta negativo.
Il Ftse Mib è trascinato al ribasso da UniCredit, Intesa, Poste, ma anche Eni, Enel, Italgas, Leonardo.
Futures Usa non brillano
I futures azionari sono scesi giovedì dopo una serie di guadagni aziendali misti di società come Tesla e il produttore di alluminio Alcoa.
I future legati al Dow Jones Industrial Average hanno perso 99 punti, ovvero lo 0,3%. I futures S&P 500 sono scesi dello 0,2%, mentre i futures Nasdaq 100 sono scesi dello 0,1%.
Borsa Milano oggi, 21 luglio: aggiornamento delle 9.30, Ftse Mib sotto i 21.000 punti
Dopo mezz’ora dall’inizio delle negoziazioni, il listino milanese resta maglia nera in Europa. Il Ftse Mib ripiomba sotto i 21.000 punti, a 20.932,38, con un tonfo dell’1,95%.
Il Dax tedesco perde lo 0,28%, il Cac francese lo 0,16% e a Londra il FTSE 100 lo 0,75%.
Da evidenziare, tutti i principali titoli del listino milanese scambiano in rosso, con l’eccezione di CNH INDUSTRIAL, Diasorin, Ferrari, Prysmian, STmicroelectronics e Saipem, che balza del 2,29%.
Borsa Asia: bene Giappone, Cina in rosso
In Asia, l’indice di riferimento giapponese è salito leggermente dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto i tassi invariati, mentre i mercati asiatici sono stati contrastanti.
A Hong Kong, l’Indice Hang Seng è scivolato dell′1,54% con titoli immobiliari e finanziari che hanno trascinato l’indice al ribasso, mentre i mercati della Cina continentale sono scesi.
Il Composito di Shanghai è sceso dello 0,99% e Shenzhen ha perso lo 0,99%.
Wall Street chiude in rialzo
Il Nasdaq Composite è balzato di quasi l′1,6% mercoledì, la sua quarta sessione positiva su cinque. L’indice tecnologico è aumentato di circa il 3,9% per la settimana.
Nel frattempo, il Dow e l’S&P 500 sono aumentati ciascuno per il terzo giorno su quattro. L’indice blue-chip è balzato di quasi l′1,9% per la settimana, mentre l’S&P 500 ha guadagnato il 2,5% finora.
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