La Borsa oggi, 30 giugno 2020, ha chiuso la seduta in leggera contrazione. Ma il dato relativo il secondo trimestre segna un incremento a due cifre.
Nell’ultima seduta del trimestre, la Borsa oggi ha terminato in lieve territorio negativo.
Nonostante le indicazioni poco confortanti in arrivo dai dati relativi la diffusione del virus, preoccupa in particolare la situazione in Stati Uniti e America Latina, ieri nuovo ottimismo per gli operatori è arrivato dagli indici di fiducia europei e dal dato statunitense sui compromessi immobiliari.
Indicazioni positive anche dal PMI manifatturiero cinese che, stimato a 50,5 punti, a giugno è passato da 50,6 a 50,9 punti.
In corrispondenza della chiusura degli scambi in Europa, l’eurodollaro passa di mano sostanzialmente invariato a 1,12469 mentre il future con consegna settembre sul Brent ha perso mezzo punto percentuale a 41,6 dollari il barile.
Borsa Oggi, aggiornamento ore 17:40: Ftse Mib in rialzo a doppia cifra nel Q2
Il secondo trimestre del Ftse Mib, che oggi si è fermato a 19.375,52 punti (-0,37%), si è chiuso con un incremento del 13,7%, un dato inferiore rispetto al +23% del Dax e di poco sotto il +15% dell’Euro Stoxx 50, ma maggiore del +8% di Londra e del +6% di Madrid.
Tra i bancari, prese di beneficio per UniCredit (-0,86%), per Banco BPM (-2,46%) e per Mediobanca (-2,14%). Mps ha chiuso con un +0,19% nel giorno del via libera al progetto di scissione parziale in favore di Amco di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo di oltre 8 miliardi.
Parità per Intesa Sanpaolo (+0,09%) che ha perfezionato l’accordo strategico siglato a dicembre con Nexi (-1,12%) che le permetterà di salire al 9,9% della società di pagamenti e di registrare una plusvalenza dopo le imposte di 1,1 miliardi di euro.
In linea con l’andamento del comparto a livello europeo, Eni (-1,57%) ha pagato pegno alla notizia della svalutazione fino a 22 miliardi di dollari da parte di Royal Dutch Shell (Settore Oil&Gas trema: Shell ha annunciato maxi-svalutazioni da $22 miliardi. I motivi).
Forti vendite su Telecom Italia (-3,48%) dopo il rumor sulla richiesta danni da 1,5 miliardi di euro avanzata da Open Fiber.
Piazza Affari, aggiornamento ore 13: Telecom Italia in evidenza sul Ftse Mib
A Milano l’indice delle blue chip, il Ftse Mib, a metà seduta quota 19.421,80 punti, -0,13% sul dato precedente.
L’andamento si conferma incerto anche per il listino della City, il Ftse100 (-0,5%), mentre Dax (+0,31%) e Cac40 (+0,09%) scambiano sopra la parità.
Tra i bancari Mps (-0,19%) ha azzerato i guadagni iniziali innescati dal via libera al progetto di scissione parziale in favore di Amco di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo di oltre 8 miliardi.
Nell’ambito dell’offerta di Intesa Sanpaolo (-0,53%) su Ubi Banca (-1,09%), oggi il Patto Bresciano (che raccoglie circa l’8% del capitale) potrebbe esprimere parere negativo sull’operazione.
Intesa ha perfezionato l’accordo strategico siglato a dicembre con Nexi (-0,22%) che le permetterà di salire al 9,9% della società di pagamenti e di registrare una plusvalenza dopo le imposte di 1,1 miliardi di euro.
Alle 13 lo spread Italia-Germania scende a 177 punti base (-1,6%).
In linea con l’andamento del comparto a livello europeo, Eni (-0,94%) paga pegno alla notizia della svalutazione fino a 22 miliardi di dollari da parte di Royal Dutch Shell (Settore Oil&Gas trema: Shell ha annunciato maxi-svalutazioni da $22 miliardi. I motivi).
Lettera anche su Telecom Italia(-1,1%) dopo la richiesta danni da 1,5 miliardi di euro avanzata da Open Fiber.
Future Wall Street: prevista apertura con il segno meno
In linea con l’andamento fatto registrare ieri, anche oggi, 30 giugno 2020, i listini a Wall Street dovrebbero registrare un andamento debole.
A due ore e mezza dell’avvio delle contrattazioni, il derivato sul Dow Jones registra un -0,28%, quello sullo S&P500 segna un -0,17% e il future sul Nasdaq quota in sostanziale parità (-0,05%).
Piazza Affari, aggiornamento ore 9:25: Ftse Mib debole, bene MPS
A Milano l’indice delle blue chip, il Ftse Mib, nei primi scambi della seduta odierna, 30 giugno 2020, quota 19.391,74 punti, -0,28% sul dato precedente.
Avvio di seduta all’insegna della debolezza anche per il Ftse100 (-0,25%) mentre Dax (+0,25%) e Cac40 (+0,21%) scambiano sopra la parità.
In apertura di contrattazioni, lo spread con i titoli tedeschi segna un lieve incremento a 181 punti base.
A seguito di un emendamento al Dl Rilancio, da ieri si è iniziato a parlare della possibilità di dotare il nostro Paese di un fondo sovrano. Il fondo sovrano italiano sarebbe basato sul risparmio dei cittadini (Italia: fondo sovrano in arrivo? I dettagli).
Tra i bancari Mps segna un +2,72% dopo il via libera al progetto di scissione parziale in favore di Amco di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo di oltre 8 miliardi.
A questo si aggiungono attività fiscali, debito e altre passività e da un patrimonio netto per circa 1 miliardo. L’operazione permetterà al NPE ratio di MPS di passare dal 12,4% al 4,3%.
Nell’ambito dell’offerta di Intesa Sanpaolo (-0,08%) su Ubi Banca (-0,38%), oggi il Patto Bresciano (che raccoglie circa l’8% del capitale) potrebbe esprimere parere negativo sull’operazione.
Andamento contrastato delle Borse asiatiche
Seduta contrastata per i listini asiatici: ad Hong Kong l’indice Hang Seng segna un rosso dello 0,4%, il TSE China A50 registra un -1,26% ed il Nikkei ha chiuso con un +0,91%.
L’indice australiano, lo S&P/ASX 200, ha invece terminato con un +0,16%.
Andamento Wall Street: indici deboli in attesa di Powell e Mnuchin
Le indicazioni sulla diffusione del virus hanno fatto perdere lo 0,32% al Dow Jones, lo 0,27% allo S&P500 mentre il Nasdaq ha chiuso piatto (-0,02%).
Nella serata italiana Jerome Powell, n.1 della Federal Reserve, e Steven Mnuchin, segretario al Tesoro, interverranno sullo stato dell’economia.
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