Previsto un “solido CET1 Ratio”. L’outlook sull’utile netto con il nuovo piano “B:Dynamic Full Value 2027”.
Boom di buy sul titolo di BPER, che si porta subito in cima al Ftse Mib di Piazza Affari, dopo la presentazione del nuovo piano industriale, che è stato approvato dal CDA della banca italiana.
Gli investitori brindano alla forte crescita prevista per i dividendi, nel periodo a cui il piano si riferisce, ovvero quello compreso tra il 2024-2027.
“Grazie ad una forte generazione di capitale, BPER prevede di remunerare gli azionisti con un Pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa €3,2 miliardi tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%", con un payout ratio medio di circa il 75%, si legge nel comunicato con cui la banca ha reso noto il nuovo piano.
BPER ha reso noto inoltre che, “potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici”.
BPER: outlook utili. Giù margine di interesse con tagli tassi BCE e meno Ecobonus
Riguardo ai target finanziari, con il nuovo piano “B:Dynamic Full Value 2027” firmato dall’amministratore delegato Gianni Franco Papa, la banca ha annunciato di prevedere un utile netto cumulato di €4,3 miliardi nel periodo, di cui €1,5 miliardi nel 2027, e un ROTE superiore al 16% nel 2027.
Previsto inoltre un “ solido CET1 Ratio , superiore al 14,5% nel 2027”.
I ricavi sono attesi in crescita dell’1,5% in arco di piano (CAGR 0,5%) a circa €5,5 miliardi nel 2027, soprattutto per “l’impatto dell’incremento delle commissioni (€250 milioni) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (€300 milioni) che compenseranno il calo del margine di interesse dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (€450 milioni)”.
Nello specifico, il margine di interesse, ovvero la voce di bilancio più interessata dalle conseguenze dei rialzi dei tassi varati dalla BCE negli ultimi due anni, è atteso a quota €3,1 miliardi a fine 2027 (-5% 2024-2027; CAGR -1,8%).
BPER ha individuato i “principali driver del calo del margine di interesse” non solo nei tagli attesi dei tassi di interesse da parte della BCE, con una incidenza di €300 milioni, ma anche “nella riduzione dell’effetto dell’Ecobonus e di altri fattori per €150 milioni, parzialmente compensati da positive dinamiche di raccolta e impieghi per €300 milioni”.
Previsto un forte aumento, invece, per le commissioni, che la banca guidata da Papa prevede salire di circa €250 milioni a circa €2,3 miliardi nel 2027 (+12% 2024-2027, CAGR +3,8%) “con una contribuzione equilibrata di tutte le componenti (prodotti Wealth Management, Bancassurance e servizi bancari)”.
Le attività finanziarie totali (TFA) sono attese da BPER in rialzo di circa il 3% l’anno, con la raccolta gestita (AuM) in aumento dai €67 miliardi di fine 2024 a circa €81 miliardi a fine 2027, pari ad un tasso di crescita del 7% l’anno.
Gli oneri operativi scenderanno dell’1% in arco di piano a meno di €2,8 miliardi nel 2027, per effetto di circa €270 milioni di risparmio sui costi “grazie alle iniziative del Piano, compensando €100 milioni di effetto inflattivo (incluso il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del settore creditizio e finanziario) e €100 milioni di svalutazioni e ammortamenti principalmente legati a investimenti IT”.
BPER prevede inoltre un miglioramento del Cost/Income da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027.
Per quanto riguarda la forza lavoro della banca, l’istituto stima un calo dell’organico di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027, con uscite volontarie, già concordate, di circa 1.600 unità e un turnover che interesserà circa 1.500 persone nell’arco di piano.
Saranno 1.100 le “assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT)”.
I tre pilastri principali su cui poggia il piano
Il nuovo piano di BPER, ha annunciato oggi l’istituto di credito, che è già operativo e andrà a pieno regime già nella prima metà del 2025, si basa su tre pilastri principali:
- “Liberare il pieno valore dei nostri clienti” attraverso prodotti personalizzati sulla base dei loro bisogni per i segmenti Retail e Private – facendo leva sul nuovo assetto del wealth management – e supportando la clientela Corporate con soluzioni bancarie su misura attraverso la nuova Fabbrica Prodotti Corporate.
- “Catturare le nostre latenti economie di scala”, aumentando la produttività (tramite il nuovo modello di servizio omnicanale e l’ottimizzazione e automazione dei processi grazie a AI/GenAI), con iniziative di potenziamento delle competenze (up-skilling) e l’internalizzazione di attività operative chiave, riducendo al contempo le spese amministrative.
3. “Fare leva sulla solidità del nostro stato patrimoniale”, migliorando e modernizzando la gestione del rischio di credito e del capitale.
Private & Wealth Management: “Aumentare la raccolta gestita di circa il 20% “
Tra gli altri target del nuovo piano industriale, l’obiettivo di BPER, che è il terzo operatore italiano nel wealth management - con circa €300 miliardi di attività finanziarie della clientela - è di “conseguire ulteriori €100 milioni di commissioni da clienti Private & Wealth, e di aumentare la raccolta gestita di circa il 20% da €67 a €81 miliardi (CAGR +7%) in arco di piano tramite tre principali iniziative”:
- Migliorare l’asset allocation della clientela.
- Aumentare la produttività dei private banker di Banca Private Cesare Ponti.
- Rafforzare la rete dei Consulenti Finanziari di BPER, facendo leva anche sulla partnership con il Gruppo Unipol per più che raddoppiarne il numero.
Titolo BPER vola a Piazza Affari fin oltre +7%. Le frasi del CEO Papa sui dividendi
Il titolo BPER, che al momento scatta sul Ftse Mib di Piazza Affari con un rally del 6,5% circa, a quota 5,66 euro, è balzato dopo l’annuncio del piano industriale fino a oltre il 7,7%.
Occhio alle dichiarazioni dell’amministratore delegato della banca Papa, che ha parlato di un nuovo piano che conferma il “forte impegno per una dividend policy migliorata e sostenibile”, facendo notare che il nuovo payout ratio del 75% è “sostanzialmente più alto del passato”, fattore che permette alla banca di erogare “dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%”.
“Sono fiducioso che il piano creerà un valore sostanziale grazie all’accelerazione delle commissioni e al risparmio costi, con una significativa remunerazione agli azionisti mantenendo una robusta posizione di capitale”, ha detto ancora il ceo.
Papa ha messo in evidenza anche la crescita prevista per le commissioni, che saliranno fino a raggiungere il 42% dei ricavi totali, rispetto al 38% attuale.
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