Complice l’ondata di freddo record e il minor approvvigionamento di gas russo, il Regno Unito sta consumando tutte le sue riserve.
Il 2025 è iniziato nella morsa del freddo per il Regno Unito. Le temperature sono in picchiata e sopratutto al Nord scendono di sera anche diversi gradi sotto zero. Tutto questo sta comportando un aumento del consumo di gas in tutto il paese. Per questo le riserve si stanno rapidamente consumando.
Quello che sta vivendo il Regno Unito è una situazione straordinaria. Il grande freddo con un aumento di domanda di gas accompagnato dal minor approvvigionamento di gas russo dallo scoppio della guerra in Ucraina. Per questo in data 9 gennaio le riserve di gas nel Regno Unito erano inferiori del 26% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche in Europa la situazione è simile con le riserve che in questo inizio 2025 sono al 69% mentre nel 2024 erano all’84%. Quest’anno il freddo è arrivato prima e pungente e sta portando ad un aumento della domanda. Siccome dalla Russia non arriva più gas tramite gasdotti, ecco che per sopperire alla forte domanda, gli Stati Ue sono costretti a mettere mano alle riserve.
Pericoli di restare senza gas non ce ne sono ma consumando le riserve, questo costringerà nei prossimi mesi ad acquistare più gas da stoccare e, farlo in questo periodo comporta maggiori costi, visto che il prezzo del gas è più alto del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come un meccanismo a catena, maggiori costi per approvvigionare gas significa maggiori costi per il consumatore che si ritroverà bollette più salate.
Bollette del gas in aumento in Italia. E Zelensky chiude il gasdotto
Anche in Italia le previsioni sul costo del gas in vista dei prossimi mesi non sono positive. Rispetto a maggio 2024 le offerte per le forniture di gas sul mercato libero risultano più elevate di 216 euro annui a famiglia. Ancora peggio analizzando le tariffe mensili. Stimando un aumento delle quote a 50 €/MWh, l’incremento mensile potrebbe variare tra 10 e 15 euro, portando la spesa media mensile a circa 110-115 euro in più. Il che si traduce in oltre 1.200 euro in più all’anno.
La situazione è peggiorata anche a causa del rifiuto dell’Ucraina di far transitare il gas russo sul suo territorio. A scadenza naturale del contratto con Gazprom, Zelensky ha annunciato che il gas russo da gennaio 2025 non passerà più attraverso il gasdotto ucraino per raggiungere gli altri Stati. Paesi come la Slovacchia che dipendono ancora molto dal gas russo, adesso si trovano in difficoltà. Il primo ministro Robert Fico ha annunciato pressioni sul presidente ucraino affinché riavvii il transito di gas citando l’aumento dei costi energetici per la Slovacchia.
L’Ucraina perderà fino a 1 miliardo di dollari all’anno in tasse di transito dalla Russia mentre Gazprom perderà quasi 5 miliardi di dollari in vendite di gas. Ma questo sembra non interessare Zelensky che non ha deciso di tagliare il ponte di collegamento tra Russia e altri paesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA