I buoni pasto possono essere uno dei fringe benefits che rendono il lavoratore più felice e, di conseguenza, più produttivo. Ecco perchè.
Rendere i propri dipendenti felici farà in modo che siano anche più produttivi. In questo è determinante, quindi, creare un ambiente di lavoro che sia quanto più sereno e disteso, ma anche i fringe benefits contribuiscono alla serenità del dipendente. Anche se non si tratta, infatti, di aumenti effettivi di stipendio, nella maggior parte dei casi i benefici che il datore di lavoro può offrire aumentano il potere d’acquisto del dipendente: come nel caso dei buoni pasto.
Uno studio ha dimostrato che un dipendente felice e ottimista può essere fino all’88% più produttivo rispetto ad un lavoratore che ha un modo di fare negativo e frustrato. E una ricerca condotta da una società di consulenza (la Sustainable Growth) ha evidenziato che chi è felice ha un maggior dinamismo ed energia anche nel lavoro. Ed è proprio questo a tradursi in una maggiore produttività.
Cosa c’entrano i buoni pasto nel rendere i dipendenti felici e, di conseguenza, più produttivi? I buoni pasto aziendali, alla fine, anche se non sono soldi contanti, rappresentano per il lavoratore un modo per pagare la spesa (e non solo il pranzo che consuma al lavoro) e proprio per questo motivo il loro importo, che ricordiamo essere esentasse fino a 8 euro giornalieri per i buonipasto elettronici e fino a 4 euro giornalieri per quelli cartacei, si somma allo stipendio aumentando, di fatto, quanto si può spendere nel corso del mese.
Buoni pasto aziendale, perchè aumentano la produttività?
A prescindere dal fatto che il compenso di ogni dipendente debba essere adeguato al lavoro che svolge, la soddisfazione del lavoratore va ricercata in altro. In primis a dare la spinta alla produttività del dipendente sono le sfide che gli vengono poste durante lo svolgimento del lavoro ma le possibilità di imparare cose nuove in cui, poi, dare anche il proprio contributo.
Un dipendente felice pensa alla “vita” dell’azienda e non solo allo stipendio che riceverà a fine mese e proprio per questo se un lavoratore è legato alla propria azienda è disposto a sacrifici e anche a lavorare di più per raggiungere determinati obiettivi.
Un’altra spinta alla felicità del dipendente è data dai benefit, che però sono essenziali all’inizio per legare il dipendente all’azienda. Nel tempo, infatti, perdono la capacità di tenere alta la motivazione nella produttività che deve, quindi, venire dall’ambiente di lavoro e dalle sfide che può comportare.
I buoni pasto aziendale aumentano il clima sereno
Come abbiamo detto i buoni pasto non aumentano lo stipendio, ma sono legati alla sfera economica del dipendente. Aumentare le entrate del dipendente, però, è solo il primo passo perché rende contenti solo in un primo momento, poi deve subentrare un ambiente stimolante per dare le giuste motivazione.
Anche se, quindi, i buoni pasto aziendali possono dare una grossa mano a creare un clima positivo in azienda, alla lunga diventano un’abitudine. A questo punto, però, per premiare i dipendenti più produttivi si potrebbe puntare su premi di risultato anche tramite welfare aziendale. Si potrebbe optare per buoni acquisto da regalare a chi raggiunge determinati risultati per valorizzare l’impegno e il lavoro svolto.
A giocare un ruolo importante nella felicità dei dipendenti, quindi, oltre ai buoni pasto bisognerebbe affiancare un buon welfare aziendale che potrebbe avere un impatto significativo.
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